2014

Galliani su Braida: «Grande dirigente». E su Matri…

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Se c’è qualcuno che può raccontare bene chi è Ariedo Braida, futuro dirigente blucerchiato, quello è certamente Adriano Galliani. Un sodalizio interrottosi nel dicembre scorso, ma durato per molto tempo: «Ci siamo conosciuti nel 1975: ero un giovane dirigente del Monza e un giorno conosco quest’attaccante di 29 anni che veniva dal Palermo. Mi colpì subito, non era come gli altri calciatori. Si capiva al volo che Braida non assomigliava ai suoi colleghi. Alla sera non andava a mangiare con gli altri ragazzi della squadra, ma veniva solo con noi dirigenti, perché sosteneva che non poteva imparare più nulla dai calciatori, mentre qualcosa poteva carpire da noi dirigenti. Guardava oltre il campo, affinava le doti che poi sono emerse negli anni come dirigente».

Una coppia vincente che però non è nata subito dopo quell’incontro: «Lui ha giocato ancora qualche anno e ho dovuto aspettare sei anni prima di poterlo avere come direttore sportivo del mio Monza». Fu sempre Galliani a proporlo a Berlusconi per il nuovo Milan: «Feci di più. Quando nel febbraio 1986 Berlusconi comprò il Milan, io e lui discutemmo con idee diverse sul direttore sportivo a cui affidare la squadra – racconta Galliani a “Il Secolo XIX” – Il sottoscritto insisteva per Braida, Berlusconi aveva in mente un altro nome. Poi il resto è storia, alla fine credo di non aver visto tanto male puntando su di lui…».

Ora Braida è molto vicino a esser ufficializzato alla Samp e ci si chiede se ci sia lo zampino di Galliani in questa decisione: «Questo no. C’è stato il mio zampino nei quasi trent’anni di Braida al Milan, ma da quando è uscito io non c’entro in nulla». I tifosi della Samp si aspettano che il dirigente faccia un gran lavoro a Genova, magari cominciando da Matri: «Ho accettato di parlarvi di Braida, non di mercato…». A richiesta insistita, Galliani alla fine risponde: «Vi rispondo da esperto di mercato: credo che Matri non verrà alla Samp. So che non sarete soddisfatti, ma questo è».

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