Galabinov e l’infortunio al tendine d’Achille: le perplessità della Sampdoria

Galabinov è rientrato dall’infortunio al tendine d’Achille: la tipologia di stop fa riflettere attentamente la Sampdoria

Tra i nomi per l’attacco c’è anche quello di Andrey Galabinov. Il calciatore, svincolatosi dalla Reggina, potrebbe approdare alla Sampdoria, ma non prima che il club doriano abbia fugato qualsiasi dubbio legato alle sue condizioni fisiche. La Serie B richiede forza e velocità, ma anche una grande dose di resistenza. Uno degli infortuni più temuti e impegnativi per un calciatore è proprio il danno al tendine d’Achille. Questo tipo di lesione può mettere a dura prova la carriera di un giocatore e richiedere un lungo e paziente percorso di recupero.

L’infortunio al tendine d’Achille e una sua recidiva possono avvenire in vari modi: una caduta sfortunata, uno scontro durante una partita o un movimento brusco. Cosa non remota in Serie B. Galabinov ha già superato l’iter di rientro: la fase di trattamento, l’uso di tutori, il riposo, l’applicazione di ghiaccio e farmaci per il controllo del dolore e dell’infiammazione. Anche la fisioterapia, elemento chiave, è alle spalle. Gli esercizi specifici gli hanno permesso di migliorare la forza, la flessibilità e la coordinazione della caviglia e del polpaccio, a ripristinare la funzionalità normale del tendine d’Achille.

Il ritorno alla pratica del calcio per Galabinov è arrivato prima aggregandosi in Primavera e poi per il playoff alla squadra di Filippo Inzaghi. È stato uno dei momenti più attesi, ma anche più delicati, del processo di recupero. Il tendine è stato dichiarato guarito e il calciatore è stato autorizzato a riprendere l’attività ed è stato fatto in maniera graduale. Ma il processo non è ancora finito. Il tempo di recupero può variare da caso a caso, per cui la Sampdoria prima di virare sull’attaccante vuole avere la certezza di averlo subito a disposizione per evitare anche di aumentare il numero dei degenti in infermeria.