2014
Gabbiadini: «Spero che a fine anno si parli della Samp: punto alla doppia cifra»
Una piacevole notizia, anche se prevista. La convocazione di Manolo Gabbiadini da parte del C.T. Prandelli per i tre giorni di stage suona come qualcosa di aspettato e lo conferma lo stesso attaccante blucerchiato: «Non è stata una sorpresa, perché un po’ me l’aspettavo. Sapevo che Prandelli voleva valutare anche i giovani e ovviamente ci speravo». Ci si chiede se il ragazzo si sia montato la testa: «Neanche per idea. Devo solo far bene in questi tre giorni e non pensare a cose che potrebbero rimanere un sogno, come il Brasile. Tre non mi bastano per compiere la strada che devo ancora fare, così come probabilmente sarò giovane per i prossimi Europei. Però questo è il mio obiettivo, non lo nego. Devo lavorare molto: sono uno che tiene i piedi per terra».
L’INCROCIO CON GLI AMICI – Nessuna emozione per la gara contro la Juventus, ma forse Gabbiadini sentirà qualcosa di particolare nell’affrontare l’Atalanta all’Atleti Azzurri d’Italia: «Lo sarò. A Bergamo sono cresciuto e lì ho molti amici. Già in molti mi hanno scritto domenica sera: si complimentavano per il gol contro il Livorno e mi chiedevano di non fare scherzi nella prossima partita. Io invece gli ho detto che segnerò, perché abbiamo bisogno di punti». Il contatto con la prima squadra fu difficile: «Feci poche presenze nel primo anno, poi dopo due anni entrai una ventina di ovlte, ma a partita in corso. Dovevamo recuperare la penalizzazione e ovviamente per farlo si puntava sui più esperti».
MIHAJLOVIC E LA SAMP – Ci si chiede dove possa arrivare la Samp dopo la vittoria in rimonta con il Livorno: «Difficile dirlo, ma dopo aver ottenuto la quota salvezza non dobbiamo fermarci. E ha ragione Mihajlovic quando sente parlare troppo di Verona, Parma, Torino. Noi andiamo avanti in silenzio, a fari spenti, ma spero che a fine anno tutti parlino della Samp». Si dice che Mihajlovic abbia raccontato una barzelletta al termine del primo tempo contro il Livorno: «Nessuna barzelletta, ma non ha nemmeno lanciato in aria seggiole e tavoli. Anzi, a differenza di quello che ci aspettavamo, è stato pacato e tranquillo – confessa Gabbiadini a “Tuttosport” – Si vedeva che aveva fiducia in noi e abbiamo avvertito le sensazioni che trasmetteva. Alla fine l’abbiamo ripagato alla grande».
MERCATO E OBIETTIVI – In tribuna domenica c’era anche Mancini, che si dice lo voglia per il Galatasaray. Ma su Gabbiadini ci punta anche la Juventus…: «Non ci penso, ma non è un modo di dire. Guardo solo al presente e a fare bene con la Sampdoria. Prima di tutto viene la mia squadra e di acqua sotto i ponti ne deve passare tanta». Sul giocatore con cui condividere il campo in futuro, l’attaccante blucerchiato non ha dubbi: «Pirlo». L’obiettivo personale: «Ho fatto otto gol, mancano undici gare: arrivare alla doppia cifra. Per me sarebbe la prima volta».