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Gabbiadini sorpreso: «Samp, non credevo di tornare». E scalpita per la Fiorentina

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Gabbiadini non vede l’ora di giocare: «Io sono in formissima, deciderà Giampaolo». E sul ritorno alla Samp: «Non me l’aspettavo, ma non ci ho pensato un attimo»

A più di quattro anni di distanza dall’ultima volta, Manolo Gabbiadini torna ad indossare la maglia della Sampdoria. Un’operazione, quella del suo ritorno, che era nella mente della dirigenza blucerchiata da mesi, ma che solo pochi giorni fa ha trovato le effettive condizioni per essere portata a termine: «Non credevo di tornare – spiega l’attaccante ai taccuini de Il Secolo XIX – quando vai via non pensi a un ritorno, pensi solo a dove stai andando. Però ci siamo lasciati benissimo e quando c’è stata l’occasione non ci ho pensato un attimo». Un ritorno gradito, il suo, dal pubblico doriano: «Sono fortunato, perché dovunque sono andato sono ricordato bene. Penso sia perché sono un silenzioso che l’impegno ce lo mette tutto. Mi ricordo bene l’ultimo gol a Marassi, contro l’Udinese».

Domenica la Sampdoria sarà in trasferta al “Franchi” contro la Fiorentina e Gabbiadini scalpita già per scendere in campo: «Se sono in forma? In formissima. Fisicamente mi sento bene – spiega il classe ’91 – non gioco da oltre un mese ma la pausa natalizia in Inghilterra non c’è e ho sempre fatto allenamento. A livello tattico spetterà al mister decidere, ma fisicamente ci sono». L’ex Southampton, però, sa benissimo che l’attacco è affollato: «Sono arrivato in una grande squadra che sta facendo un grande campionato e se avessero avuto solo due attaccanti non sarebbero in questa posizione. La concorrenza ci sta, crea stimoli per far meglio».

In caso di panchina, Gabbiadini non farà certo storie: «Non le ho mai fatte, non è nel mio carattere. Non sono venuto via dall’Inghilterra perché non giocavo, ho sempre accettato le scelte del mister. Non avevo mai lavorato con Giampaolo, ma mi aveva già fatto un’ottima impressione sentendolo parlare o guardando giocare le sue squadre. Lui e Sarri sono simili: entrambi vogliono giocare palla a terra e avviando la manovra da dietro». Il suo sinistro micidiale non vede l’ora di tornare a tremare il “Ferraris”: «Sono un ragazzo che ha pochi fronzoli e in campo, come nella vita, vado dritto al sodo: sì, mi piace tirare e ho sempre un discreto sinistro», ha chiosato.


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