2014

Gabbiadini: «Obiettivo doppia cifra. Mihajlovic? Carico come al solito»

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Manolo Gabbiadini sta vivendo il ritiro di Bardonecchia per la seconda volta con la maglia blucerchiata. L’attaccante, pronto per la nuova stagione, nonostante in estate avrebbe voluto la risoluzione della comproprietà: «Sapere che la Sampdoria ha voluto trattenermi perché crede in me è sicuramente una buona base di partenza per affrontare una stagione in cui voglio fare ancora qualche passo avanti. Si sono scritte e dette tante cose, ma la verità è che un altro anno almeno qui era la soluzione ottimale per me e i due club titolari del cartellino, perciò al dunque non ci sono problemi».

OBIETTIVI E MODULO – Cinque gol il primo anno al Bologna, otto nella Samp. Ora si punta alla doppia cifra: «Spero di avere l’opportunità di giocare il maggior numero di partite e di mettere a frutto le mie doti. Alla mia età bisogna guardare sempre avanti e quindi non penso più a ciò che è stato, quanto piuttosto a quanto mi attende – dice Gabbiadini a “Il Corriere Mercantile” -. Non sono più una sorpresa, devo dimostrarmi all’altezza delle aspettative». Lo scorso anno ha quasi finito da terzino, con il 4-3-3 le cose cambieranno: «Un calciatore deve adattarsi a quanto gli chiede il mister, cosa che io ho sempre fatto. Con un modulo più offensivo i miei compiti potrebbero cambiare, ma anche lo scorso anno siamo andati in campo con quel sistema di gioco: non è una novità».

MIHAJLOVIC E NAZIONALE – A proposito di tattica, il mister sembra sul pezzo: «Come l’anno scorso: carico e motivato, con la sua grande dedizione al lavoro, curato nei minimi dettagli. Stavolta comincia il suo mandato dall’inizio della stagione, è concentrato e determinato. Credo che il suo impegno sia una garanzia: sta a noi seguirlo giorno dopo giorno in allenamento». Già nel giro azzurro, Gabbiadini punta a entrarci stabilmente: «Per la verità non ci penso, io ragiono passo dopo passo. Resto legato alla convinzione che solo facendo bene nel mio club avrò qualche chance in azzurro. So che cosa posso fare, cercherò di farlo».

SORPRESE E FERRERO – Due parole sul Mustafi campione del Mondo: «Sono felice per lui: ha lavorato tanto con dedizione e passione e ha meritato la soddisfazione di vincere il titolo». Su Fedato, la rivelazione del ritiro: «Lo conoscevo già, non mi ha sorpreso: è un ragazzo con grandi qualità, spero sappia metterle al servizio della squadra». Sugli obiettivi personali: «Mi piace sempre migliorare e quindi sarei felice di arrivare in doppia cifra: dovrò aggiustare la mira, perché i pali e le traverse non finiscono nei tabellini». In chiusura, il cambio di presidenza: «Non me l’aspettavo. Resto riconoscente a Garrone che si è dimostrato una grande persona. Ferrero si è presentato con grande entusiasmo e ci ha promesso che farà il massimo per la Samp. Noi non dobbiamo che ripagarlo».

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