2014
Fusi: «Samp, quanti ricordi. Ma il mio cuore è granata»
Importante per la Samp, bandiera per il Torino: questa è la sintesi della carriera di Luca Fusi, che ci racconta come vede il prossimo incrocio tra le due squadre più importanti della sua carriera. Tanti ricordi blucerchiati: «Tanti e sopratutto belli: arrivai a Genova in un momento in cui la società stava costruendo qualcosa di importante, c’era un presidente come Paolo Mantovani, che stava gettando le basi per formare un vero e proprio trampolino di lancio verso i successi futuri – racconta Fusi a “Il Corriere Mercantile” – Vivevamo in un ambiente sereno, fare calcio era diverso: ci si divertiva e avevamo un presidente che ci faceva da padre».
Partita difficile quella di domenica all’Olimpico: «Per entrambe le squadre è una gara importante e forse cruciale, visti anche i risultati che le due formazioni hanno raccolto nelle ultime prestazioni. Sia la Samp che il Torino devono cancellare due sconfitte». Forse c’è una favorita tra le due: «Con l’arrivo di Sinisa Mihajlovic, il Doria si è trasformato letteralmente, adesso è un’ottima squadra. Il Torino, dal canto suo, viaggia davvero forte e sta facendo bene. Non so chi possa esser favorito, ma sarà una bella partita». Ci si chiede quale classifica si aspettasse Fusi a inizio stagione per le sue ex compagini: «Il Toro gioca e spinge sull’acceleratore, sta facendo un buon campionato. I blucerchiati hanno pagato a caro prezzo l’inizio di stagione, ma entrambe le squadre hanno un’identità di gioco precisa».
Chissà come si potrebbero fermare gli attacchi dei granata: «Il Torino ha giocatori molto importanti davanti e se si concede loro spazio possono diventare devastanti. Comunque non c’è nulla da insegnare a Mihajlovic, sono convinto che ha studiato attentamente la gara e metterà in campo la squadra migliore con l’atteggiamento giusto». Su Samp-Milan: «Sul secondo gol del Milan c’era fallo di Pazzini, mentre sul primo qualche responsabilità c’è. Tuttavia sono errori che possono capitare, purtroppo a volte possono cambiare la partita. D’altra parte, se nessuno sbagliasse, ogni partita finirebbe zero a zero. Il ruolo del portiere è senza dubbio il più difficile».
Su chi tiferà domenica, Fusi si pronuncia così: «Sono stato quattro anni al Toro e due alla Samp, a Torino ho vissuto esperienze più grandi – chiude l’ex giocatore degli anni ’80 e ’90 – Sono sincero: il mio cuore è granata». Sul risultato finale: «Spero in un pareggio, così accontento tutti».