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Di Francesco preoccupato: «Il rinvio di Genova potrà pesare»
Roma, Di Francesco sulla lotta per lo scudetto: «La partita rinviata contro la Sampdoria peserà a livello psicologico». Poi scherza su Schick: «Mi piacerebbe allenarlo di più»
Eusebio Di Francesco si può ritenere soddisfatto, per quanto ottenuto finora in queste prime settimane sulla panchina della Roma. Il salto di qualità in un top club è finalmente arrivato, ma all’appello mancano sei punti, tanti quanti dividono i giallorossi dal Napoli capolista: tre di questi derivano dalla sconfitta rimediata contro l’Inter, ma gli altri tre sono in ancora in attesa di essere assegnati. Già, perché quel Sampdoria-Roma, inizialmente in programma per il 9 settembre, non si è mai giocato. L’allerta meteo rossa ha impedito la disputa del match e questo, secondo Di Francesco, potrà avere conseguenze sull’andamento del campionato e sulla lotta per il titolo: «La squadra da battere resta la Juventus. Roma e Napoli sono quelle che si sono avvicinate di più – ha spiegato a margine del Firenze Football Fest -, hanno anche la potenzialità giusta. La Roma ha cambiato di più, in primis l’allenatore, ma non vuol dire che siamo meno competitivi, siamo qui per crescere. Ci dispiace non aver giocato a Genova, a livello psicologico un po’ pesa e a lungo andare può pesare, dipenderà molto dal risultato contro il Napoli».
Il tecnico giallorosso passa poi a parlare di Patrik Schick, che da quando è arrivato ha avuto ancora poche chance, per via dei piccoli ma frequenti infortuni che lo hanno tormentato: «Mi farebbe impazzire anche poterlo allenare (ride, ndr). Ma si vede che ha l’istinto del campione. Non sto a dire in che ruolo giocherà – taglia corto Di Francesco -, magari cambierò qualcosa a livello tattico ma è un attaccante, non solo una prima punta ma comunque un attaccante centrale. Dipende sempre dal sistema di gioco. Se andate a vedere, le cose migliori alla Samp le ha fatte partendo dal centrodestra, caratteristica importante per me il piede invertito». Marco Giampaolo, che l’anno scorso lo ha cresciuto alla Sampdoria, stravedeva per il ceco e sosteneva che non fosse mai banale: «Assolutamente, ha delle qualità importanti. Schick è un ragazzo giovane, che magari ora manca in continuità. Non diamo però giudizi affrettati – riporta vocegiallorossa.it -, ho allenato tanti giovani e vi dico che vanno accompagnati e aiutati».