2014
Francesco Fedato conquista Bardonecchia e debella la Val di Susa
Nonostante i soli 45 minuti in campo durante l’amichevole contro il Bardonecchia, è stato Francesco Fedato il giocatore più propositivo della giornata. Al di là delle reti, che sono tante quante quelle segnate da Stefano Okaka, collocato come esterno sinisto, parallelo a Pawel Wszolek e di supporto a Stefano Beltrame, l’ex Catania è entrato in tutte le azioni del secondo tempo: suo l’assist per il polacco, suo il fallo che fa guadagnare il rigore poi trasformato da Renan, sua la rete del 9 a 0 e del successivo 11 a 0 e 12 a 0. Assist poi, ancora, per Wszolek, quando la partita ha ben poco da dire. Da registrare anche un palo al 22′, in un climax ascendente che spegne le occasioni di rinascita della squadra avversaria ed esalta quelle qualità che in un giovane vorremmo sempre vedere e apprezzare.
Una prestazione che ne ha esaltato doti atletiche, per l’incredibile capacità di corsa, e anche tecniche, sia per il dribbling – tra l’altro ottimo quello che porta al fallo di rigore – che per la visione di gioco: da esterno, infatti, fornisce numerose palle in mezzo, dimostrando anche grande propensione all’altruismo, mai inficiata dalla volontà di strafare in solitaria. D’altronde già nelle interviste rilasciate in questi giorni è chiara l’intenzione di Fedato: tanta umiltà e tanto impegno per restare al circolo di Mecenate Mihajlovic, che dopo Roberto Soriano e Manolo Gabbiadini si può preparare a lanciare un altro giovane campione, con un divenire assicurato. Pur considerando che la Val di Susa non è il Chievo Verona.
Intanto Francesco Fedato arriva per restare, per confermarsi, per onorare la maglia blucerchiata.