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Follia a Lisbona, ultras picchiano i giocatori: Fernandes può partire
Attimi di paura e tensione dopo la sfida tra Maritimo e Sporting Lisbona: la sconfitta ha scatenato la furia dei tifosi biancoverdi
Si è chiusa nella vergogna la stagione dello Sporting Lisbona. La sconfitta rimediata all’ultima giornata di campionato in casa del Maritimo è costata il terzo posto in classifica, di conseguenza l’esclusione dalla prossima Champions League, e ha scatenato l’ira di 50 tifosi che hanno fatto irruzione incappucciati nel centro sportivo di Lisbona e aggredito con cinture, torce e spranghe i giocatori della squadra allenata da Jorge Jesus. Coloro i quali hanno subito le maggiori violenze sono stati Acuna, Rui Patricio, William Carvalho, Misic, Battaglia e Dost, ma lo spavento ha colpito tutti, compreso l’ex blucerchiato Bruno Fernandes. A poche ore dalla finale della Coppa di Portogallo contro l’Aves, i calciatori biancoverdi hanno minacciato non solo di non scendere in campo, ma anche ci risolvere il contratto con il club per giusta causa.
Questo inevitabilmente porta gravose conseguenze economiche nelle casse dello Sporting Lisbona e apre uno scenario tutto da risolvere in cui c’entra anche la Sampdoria. La società doriana, infatti, ha diritto al 10% sulla plusvalenza incassata dallo Sporting al momento della vendita del centrocampista portoghese. Ma se Bruno Fernandes deciderà di annullare il contratto con il club, sarà libero di prendere accordi con altre società a parametro zero. In tal caso, la Sampdoria potrebbe chiedere una sorta di indennizzo allo Sporting. Chissà se la presa di posizione del club riuscirà ad aggiustare la situazione: «Lo Sporting vuole condannare fermamente quanto accaduto oggi all’Academia Sporting. Non possiamo in alcun modo essere d’accordo quando ci sono atti di vandalismo o aggressione nei confronti degli atleti, degli allenatori e dello staff tecnico, né con altri atteggiamenti che non sono assolutamente in linea con la storia del club. Lo Sporting non è questo, non può essere questo. Faremo ogni tipo di sforzo per individuare i responsabili e non mancheremo di infliggere punizioni nei confronti di coloro che hanno agito in questo modo pietoso».