2013
Flachi sta con Garrone: «Difficile trovare una proprietà così seria. Tifosi, abbiate fiducia!»
Doriano vero, Francesco Flachi ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Il Secolo XIX, per analizzare il momento no della sua ex squadra. Un momento no che sa di già visto con Flachi, quando si arrivò con Novellino all’innumerevole serie di gare senza vittoria. Un momento no che si potrà superare solo se tutti saranno uniti. «Tutto è partito dal derby – esordisce l’ex numero 10 – C’ero anche io allo stadio quella sera. La Sampdoria era arrivata meglio alla partita, ma ha sbagluato l’approccio: dovevano aggredirli subito e invece è arrivato il gol del Genoa e da lì tutto è girato storto». Dalla padella alla brace insomma, per uno scorretto approccio alla partita.
La medicina per questo momento è solo l’unione di tutte le componenti, dalla società ai tifosi, che si devono stringere attorno alla squadra per fare quadrato, insomma. Anche se tra i tifosi inizia a esserci un po’ di malcontento, specie verso l’operato della società: «Li capisco, amano la Sampdoria e soffrono. Però gli dico di avere fiducia nella famiglia Garrone: in Italia nl calcio non è facile trovarne una così seria, bisogna tenersela stretta. E poi c’è Rossi, uno dei migliori tecnici della Serie A. Ai calciatori invece dico di fare gruppo e di dialogare coi loro sostenitori per fargli capire che sono disposti a dare tutto pr la Samp. A partire dal match col Torino, che è una squadra assolutamente tosta».
Il Torino, avversario contro il quale Flachi segnò una delle sue ultime reti in carriera prima della seconda squalifica, quando indossava la casacca delle rondinelle: «Speriamo che Gabbiadini faccia come me». Anche Francesco ha individuato qualche buco di troppo tra i reparti: «Se continuano col 4-4-2 ci vorrebbe uno che salti l’uomo sulle fasce». E anche in attacco ha qualche consiglio: «A me piacerebbe tanto anche vedere il ritorno di Pazzini». Sulla questione Cassano invece l’ex 10 non si pronuncia. Però di una cosa è assolutamente certo: «Se ci sarà bisogno, il presidente a gennaio interverrà sicuramente per rinforzare la squadra, perché lui è il primo a tenerci alla Sampdoria».
Si chiude l’intervista parlando del Flachi calciatore: «Mi manca proprio la sensazione di forza che mi dava il nostro gruppo», e ancora: «Rossi e qualsiasi altro allenatore un Flachi non lo lascerebbero in panchina, lo metterebbe dall’inizio, anche a 38 anni».