2015
Flachi: «Samp, riparti da Eder e Soriano. Cassano può giocare anche da fermo»
Eder e Roberto Soriano sono le pedine più richieste attualmente, tra Lazio e Napoli in pole, senza dimenticarsi del Milan di Sinisa Mihajlovic che punta a portare sotto la Madonnina l’attaccante brasiliano e il centrocampista italotedesco. Due gioielli e prospetti che vanno tenuti stretti al Doria per l’esperienza in Europa League, che partirà il 17 luglio col sorteggio del terzo preliminare: dello stesso avviso è anche Francesco Flachi, che il 15 settembre 2005 portò la Sampdoria di Riccardo Garrone in Europa League.
«A Setubal, contro il Vitoria, primo turno che poteva portarci alla fase a gironi. Segno dopo pochi minuti, poi però loro pareggiano e finisce 1-1. Al ritorno vinciamo 1-0 a Marassi, soffrendo pure – ricorda Flachi a Repubblica.it – Era un girone difficile, c’erano la Steaua Bucarest e l’Hertha Berlino. E noi eravamo pochi. Campionato, Europa League, Coppa Italia, praticamente giocavano sempre gli stessi. Però riuscimmo a fare il massimo, e uscimmo a testa alta».
Ma la Sampdoria di adesso può andare oltre, in base anche alla forza della rosa attuale? «Adesso non si può dire, c’è troppo mercato di mezzo. Sono arrivati Barreto e il difensore dell’Ajax (Moisander, ndr) ma Obiang è andato via, Acquah pure, Romagnoli è tornato alla Roma e se fossi Ferrero farei di tutto per riportarlo ancora un anno al Doria. Poi ci sono altri giocatori importanti sul mercato, tipo Soriano e Eder, del resto i conti devono tornare e non ci si può far niente. È una squadra che si deve ri-costruire, secondo me se alla fine Eto’o rimanesse sarebbe un buon punto di partenza. È vero, ha 34 anni, ma se si allena bene tutto l’anno è pur sempre Eto’o. Antonio Cassano è un grandissimo giocatore, certo serve equilibrio. Lui può giocare anche da fermo, ma bisogna anche contare che ha 32 anni e non gioca da sette mesi. Se Zenga riuscisse a far coesistere lui, Eto’o e Muriel sarebbe uno spettacolo, ma non so quanto sia fattibile».
In chiusura Flachi non può non pensare al futuro, innanzitutto a chi potrebbe succedergli nel cuore dei tifosi, come beniamino, e il pensiero arriva subito a Eder: «Parla con i fatti, segna tanto ma allo stesso tempo corre e si danna l’anima, negli ultimi anni è migliorato tantissimo. Lo conosco bene e penso cha a livello personale sia riconoscente alla Samp, mi auguro possa restare. Poi dipenderà dalle offerte che arriveranno, ci sono anche le esigenze di bilancio. Attaccanti a parte, c’è Angelo (Palombo, ndr). Ha fatto la mia stessa scelta di vita, rimanere a tutti i costi alla Sampdoria».
E il Flachi Day? «Si farà, si farà. A breve saprete tutti i pro e i contro che ci sono stati».