2013

Flachi ripensa al passato: «Farei di tutto per tornare indietro, perdonatemi»

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Francesco Flachi, indimenticato ex blucerchiato, è tornato a parlare del suo burrascoso passato e delle tre squalifiche scontate, iniziando dalle vicende legate alla cocaina: «Stavo vivendo il momento migliore della mia vita: ero alla Samp, giocavo benissimo e mi si stavano spalancando le porte della Nazionale. Sono stato infantile, ho reagito da bambino cedendo a una debolezza che non sono più riuscito a contrastare».

Nel 2006, inoltre, l’ex attaccante di Samp e Fiorentina fu squalificato per due mesi per aver tentato di acquisire notizie sul derby capitolino di ritorno del 2005 ai fini di scommesse: «Non mi sono mai nascosto quando ho sbagliato – dice alla Tribù del calcio, rubrica di Mediaset – ma posso giurarlo su tutto ciò che di più caro ho che non ho mai scommesso in vita mia. Qualcuno mi ha messo in mezzo e poi sono stato sanzionato».

Flachi pensa anche al futuro: «Una domanda di grazia per situazioni come la mia, può essere presentata solo dopo cinque anni dall’inizio della sanzione: quindi mi toccherebbe aspettare fino al 2015. Mi tocca ringraziare una persona, Toccafondi, il presidente del Prato: con un gesto amichevole mi ha chiesto da fare da osservatore in giro per i campetti. Una piccola grande cosa che mi tiene in contatto con l’unico mondo nel quale ho vissuto. Mi accoltellerei, potessi tornare indietro, piuttosto che fare quello che ho fatto, ma non è possibile. Non sono un ladro, però. E nemmeno un assassino, non ho mai venduto partite nè tradito la fiducia dei miei tifosi. Ho avuto una debolezza e la sto pagando a carissimo prezzo, vorrei tanto essere perdonato».

 

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