2013
Flachi, idolo indimenticato: «Samp, stagione positiva»
Come ricordarsi di un passato neanche troppo lontano: grazie all’intervista realizzata da panorama.it, Francesco Flachi torna a parlare. Di tutto: dall’attualità ai ricordi, dalla stagione sampdoriana all’ultimo derby. Ed è proprio questo l’argomento iniziale, visto che la stracittadina è ancora d’ampia attualità. In particolare, Flachi menziona i ragazzi della Gradianata: «Devo ringraziarli come sempre per le emozioni infinite che mi fanno provare ogni volta. Siamo sempre uno spettacolo, anche se la partita non è stata all’altezza. Non si è visto un bel calcio: certo, il punto va meglio alla Samp». Un Flachi impressionato dalla coreografia della Sud: «Ti dico solo che è il mio sfondo sul cellulare», puntalizza “Ciccio”. L’episodio del fallo di Matuzalem su Krsticic ha fatto parlare moltissimo: «È stato un bruttissimo fallo, andava sanzionato con il rosso. Non credo però sia stato premeditato: Matuzalem è recidivo ma nel calcio sono situazioni che possono succedere» Certo, Flachi critica come è stato curato il post-partita dal giocatore rossoblu: «Le dichiarazioni post partita avrebbe potuto gestirle meglio…». Nonostante la mancanza di quella scarica d’emozione che è la stracittadina, Flachi riabbraccerà Genova a breve: «Ho acquistato un locale a Nervi, a settembre apro – prosegue l’ex blucerchiato – Un ristorante alla mano dove si possa mangiare a poco prezzo, ma bene. Vorrei un ambiente simile a quello della mia panineria: un posto dove stare bene». Firenze è casa, ma “Ciccio” non dimentica: «Torno a Genova perché mi manca spesso, la gente mi fa sentire a casa».
Un Flachi che ha rischiato di andar via da Genova, quando vestiva la maglia della Samp. L’offerta del Monaco era invitante: «Mi chiamò Deschamps al telefono e mi disse: «Pronto, sono Deschamps». Io ho risposto: «Certo… e io sono Platini». Che figura, era realmente lui. Mi offrirono due milioni di euro l’anno, ma io volevo restare a Genova». Un feeling ricambiato dai tifosi, che non hanno mai dimenticato il gesto. Così come Flachi non ha dimenticato i migliori momenti della sua permanenza a Genova: «Uno dei momenti più belli è stata la presentazione del 2003. Tifosi impazziti, cori a mio nome: alla fine, mi sono dovuto rialzare perchè la gente non faceva altro che chiamarmi – conferma l’ex numero 10 – Credo che da quel giorno lì si sia creato un feeling particolare con i tifosi blucerchiati». Anche la doppia rovesciata di Perugia, in una fredda notte del dicembre 2003, fu un “must” tra i ricordi dei tifosi sampdoriani. Una partita speciale, che vide un 3-3 spettacolare: «Che serata: negli spogliatoi, ricordo come il più incredulo fossi proprio io. Mi ero reso conto di aver fatto qualcosa di incredibile. In quell’occasione anche mio padre, che è sempre stato molto critico, si complimentò con me. Novellino, invece, arrivò negli spogliatoi e mi abbracciò». Ora c’è Mauro Icardi in quel di Genova: la sua stagione è molto positiva. Il ragazzo è vicino all’Inter, forse troppo presto anche per l’ex idolo della Sud: «È sicuramente un giocatore dalle potenzialità enormi. Tuttavia, rimango dell’idea che servano almeno due anni di riferimento per giudicare un giocatore».
Flachi si è ormari ritirato, ma non disdegna una partita con gli amici: «Gioco a sette, faccio caterve di gol come sempre. Una sera, ero a casa e degli amici mi hanno chiesto di giocare perché contro c’era una squadra forte. Non avevo molta voglia, ma sono andato: ho segnato cinque gol e sono tornato a casa a dieci minuti dalla fine». Si intravede anche una proposta futura per Flachi: «Mi hanno anche proposto di giocare nella squadra di beach soccer della Sampdoria che sta nascendo, ma è uno sport duro». E quale è il giocatore più forte col quale Flachi ha giocato? «Eh, difficile. Ho giocato con Batistuta, con Rui Costa… però dico Effenberg. Nel mio primo anno di serie A, mi misero in camera con lui in ritiro: avevo diciotto anni. Lui mi disse: «Flachi, tu prendi il telecomando, io il frigo bar». Unico». Chiusura con un giudizio sulla stagione dei blucerchiati, ormai vicini alla salvezza: «Con l’arrivo di Delio Rossi è cambiato tanto. La stagione è positiva: la Samp ha messo in mostra tanti giovani e ha tante prospettive per il futuro. Io penso che si possa essere soddisfatti».