2014

Flachi e quell’ultima vittoria all’Olimpico: «Grande gara»

Pubblicato

su

Lui c’era. In quel 23 gennaio 2005, fu uno dei blucerchiati a vincere per l’ultima volta contro la Lazio all’Olimpico. Non solo: segnò anche il rigore del momentaneo 2-0. Francesco Flachi si ricorda bene la gara di nove anni fa, conclusasi con il trionfo blucerchiato: «Eravamo forti, meritavamo la Champions, eravamo al secondo anno in A con Novellino. Ci riusciva tutto a meraviglia. Era l’inizio del girone di ritorno, avevamo il dente avvelenato per la sconfitta immeritata a Marassi. E ci rifacemmo». Il primo gol fu di Kutuzov: «Calcio d’inizio, io vado sul fondo, cross basso per Tonetto, che però sbaglia il tiro. Ne esce fuori un assist per Kutuzov, che gira in gol: la Lazio non ha nemmeno toccato palla».

LAZIO-SAMP, UNA VITTORIA LONTANA – Un record di velocità battuto da Sansone in Sassuolo-Samp: «I record sono fatti per esser battuti, ma credo che quel giorno a Roma ne stabilimmo uno insuperabile». Arrivò il 2-0 dopo 3′: «Palla al centro per la Lazio, la riconquistammo. Io ero in giornata, andai verso la porta: a Peruzzi non restò che mettermi giù, per me ci stava anche l’espulsione del portiere – racconta Flachi a “Il Corriere Mercantile” – ma pensandoci bene mi avevano e mi avrebbero negato rigori anche più grossi di quelli. Mi rialzo, vado sul dischetto e spiazzo Peruzzi, che non era stato espulso. A quel punto sembrava tutto fin troppo facile». In effetti non lo fu: «Eravamo a Roma, con la Lazio. Alla prima occasione Di Canio trovò un rigore, ma stavolta Antonioli glielo bloccò».

LA SAMP DI NOVELLINO – Eppure la Lazio rischiò di pareggiare: «Peruzzi aveva negato almeno tre gol fatti a Rossini, infatti se non ricordo male era stato giudicato il migliore in campo. Ma vincemmo noi e questo contava». Una Samp all’altezza di quella di Delneri: «Avremmo meritato anche noi di arrivare al quarto posto. Quel campionato fu difficile ed equilibrato, noi chiudemmo a 61 punti e il Bologna andò in B con 42. C’erano otto squadra di prima fascia, non due-tre come ora». Da allora, la Samp non ha più vinto in casa della Lazio: «Speravo ci riuscissimo in finale di Coppa Italia, ma è andata così. Potrebbe farcela stavolta, le qualità ci sono tutte. La Samp di Mihajlovic è la mina vagante del campionato e quindi può fare il colpaccio all’Olimpico. Gioca con la mente libera perché ha raggiunto la salvezza».

MIHA E IL FLACHI-DAY – Ci si chiede quanto ci sia di Mihajlovic in tutto questo: «Direi 60%, contro il 40% dei giocatori, che sono pur sempre quelli che vanno il campo. Tutti insieme hanno fatto un piccolo miracolo, pensando a com’era messa a novembre, tra l’altro la squadra non è cambiata molto e quindi bravi tutti». Ora tutti aspettano Flachi a Marassi per fare il famoso “Flachi-day”: «Il 25 maggio io e Bazzani saremo in campo per il Football Aid, ma entro l’estate vorrei fare la mia grande festa di congedo. Ho parlato con la società e con lo stesso presidente, stavolta dovremmo finalmente esserci – chiude l’ex numero 10 blucerchiato – E’ un regalo che voglio fare a me stesso e sopratutto ai tifosi».

Exit mobile version