Flachi: «Squalificato per una cavolata. Ringrazio i tifosi della Sampdoria»
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Flachi: «Squalificato per una cavolata. Ringrazio i tifosi della Sampdoria»

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Francesco Flachi si è raccontato dopo aver scontato dodici anni di squalifica: le parole dell’ex attaccante della Sampdoria

Francesco Flachi ha festeggiato la fine della squalifica – durata dodici lunghi anni – con il ritorno in campo nel campionato di Eccellenza toscana. L’ex attaccante di Fiorentina e Sampdoria ha raccontato le emozioni vissute grazie al Signa e ripercorso i cupi momenti della sua carriera da calciatore. Ecco le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di TMW Radio.

RITORNO IN CAMPO – «Non ne potevo più. Ci speravo ma non me lo aspettavo. Ricevo tanti messaggi ancora oggi, sono davvero felice. Ora cercheremo di concludere nel modo migliore il campionato. E’ stato un mese particolare per me e per la squadra, che non era abituata alle telecamere. Spero di avergli regalato una gioia, perché è venuta tanta gente e spero venga anche in futuro. Ho pensato a quello che ho passato a livello di persona e famiglia, ma sono andato avanti. In una giornata mi hanno fatto cancellare tante delusioni. E’ stata una bellissima giornata. Ringrazio i tifosi di tante squadre, da Fiorentina e Sampdoria ma non solo. La colpa per quanto successo è stata mia comunque, mi sono creato io i problemi. Sono passati 12 anni da quel momento, ma ho avuto vicino la famiglia. All’inizio ci restavo male su tante critiche piovutemi addosso, anche sui social. So di non essere stato un esempio ma vado avanti per la mia vita ora. Alle volte la gente è veramente cattiva, ma ormai ci siamo abituati a queste cose e continuerò ad andare avanti a testa alta. Sono stato 12 anni fermo, a volte mi chiedo chi me lo fa fare di tornare a giocare, sono impegnativi gli allenamenti, ma dà grande soddisfazione. Mi hanno fatto riassaporare quello che avevo buttato via, la passione per il calcio. Il calcio è una vera emozione, ancora oggi. Domenica ho rivisto tanti amici, questa è la cosa più bella. Ho ricevuto più amicizia ora che in passato. E poi che bello vedere mio padre che si è commosso, anche perché non è uno che esterna molto. Di sicuro lo avevo deluso per quello che avevo fatto, ma l’ho riconquistato ricreandomi in questi 12 anni, rimboccandomi le maniche».

SQUALIFICA – «Sono stato invischiato in una situazione di scommesse in cui non c’entravo niente. Sono stato squalificato per due mesi e non so neanche per cosa. Squalificarono solo me quando c’erano altri che avevano fatto ben di peggio. Caddi in depressione, poi ho fatto una cavolata ed è andata come è andata. Ma dico che ci sono altri modi per reagire. Ho sbagliato e ho pagato».

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