2014

Flachi a Bogliasco: «Sempre bello tornare qui. Mihajlovic…»

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Francesco Flachi in visita a Bogliasco non è un evento da poco. Lo sa chiunque conosca un po’ di storia Samp e così l’arrivo dell’ex numero 10 è stato salutato da applausi nella giornata di ieri. Lo conferma anche il fiorentino: «Vengo sempre volentieri a Bogliasco, sono stati gli anni più belli della mia carriera. E’ sempre una meraviglia arrivare qui, anche se – ammette Flachi – provo sempre un certo dispiacere quando mi rendo conto che avrei potuto restare qui senza dovermene andare». Del resto, Flachi ha ritrovato qualche faccia conosciuta, come quelle di Angelo Palombo e Nenad Sakic, suoi ex compagni di squadra e ora rispettivamente vice-capitano e vice di Mihajlovic nella Samp d’oggi.

Aveva anche giocato con due ragazzi al Brescia, Gaetano Berardi e Bartosz Salamon: «Sinisa mi ha abbracciato e mi è venuto a salutare. Con Nenad ho un rapporto molto più diretto perché siamo compagni di squadra. Mi ha detto: «Se vuoi allenarti, puoi farlo». Ma io ormai sono vecchiotto…». Il ritorno di Flachi era dettato anche da esigenze più nobili: quattro ragazzi della scuola calcio di Bagno a Rispoli (nei pressi di Firenze), che porta il suo nome, erano lì per un provino con la Samp. «Ho fatto contenti i miei ragazzi, credo siano andati bene e questo mi rallegra: hanno potuto vedere da vicino il mondo della Serie A, per cominciare a misurarsi con quello che spero un giorno possa essere il loro ambiente – commenta l’ex 10 blucerchiato – Se qualcuno dei miei “allievi” riuscisse ad arrivare alla Sampdoria, per me sarebbe motivo di grande onore».

Nessuno ha mai scordato le sue imprese con la maglia blucerchiata in sette anni e mezzo di onorato servizio: soltanto Vialli e Mancini più amati di lui. La sua opinione sulla stagione della Samp è netta: «Credo che questa squadra possa esprimersi al meglio con il modulo che Mihajlovic ha usato nel derby, con un terminale offensivo dotato delle caratteristiche di Maxi Lopez. Con il 4-2-3-1, poi, attaccanti veloci come Gabbiadini ed Eder possono dare il meglio, esaltando il potenziale complessivo della squadra».

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