Fiorillo: «La partita col Catania la più difficile. Mihajlovic ha cambiato la squadra»

Vincenzo Fiorillo era ospite oggi alla giornata organizzata dal Gruppo Donatori Sangue Sestri Ponente: in qualità di genovese di nascita, il Falco di Oregina si è fermato a parlare ai microfoni del nostro inviato Alessio Eremita dell’attuale momento della Sampdoria, ricordando anche una volta l’emozione della fascia di capitano di giovedì scorso contro l’Hellas Verona in Coppa Italia e puntando alla gara con il Chievo Verona di domenica prossima: «Mi fa molto piacere perché da genovese se si può prestare la figura del calcio e metterla insieme a questa cosa è una cosa positiva: siamo qui, c’è anche Skuhravý, che è stato un grande campione e per me è un piacere essere qui ad aiutare. Con Mihajlovic obiettivamente c’è stato un cambio netto nell’atteggiamento della squadra: il nuovo allenatore ci ha dato grande entusiasmo e grande coraggio. Ha puntato su due aspetti fondamentali che sono l’atteggiamento e l’aggressività per raggiungere la salvezza quanto prima»

«La partita col Verona in Coppa Italia è stato un modo di mettersi in mostra per chi ha giocato meno, anche per far vedere che in caso di necessità si può contare su di noi. Erano quasi quattro anni che non tornavo a Marassi e ci sono tornato anche da capitano: è stata una grandissima emozione. Siamo riusciti a fare una grande prestazione nonostante molti di noi non giocassero da molto tempo. Col Catania sapevamo che per assurdo era la partita più difficile delle tre da giocare da quando è arrivato Mihajlovic: non ci avrebbero permesso di giocare ma siamo stati bravi a fare gioco nonostante si difendessero molto bene. La vittoria è stata importante, non era uno scontro diretto ma era fondamentale iniziare a far punti per arrivare alla volata finale con un buon numero di punti».

«Il Chievo ha grande entusiasmo: le due situazioni si sono accomunare perché anche loro con l’arrivo di Corini hanno ritrovato l’entusiasmo. Ogni avversario, però, è alla nostra portata e andremo lì per fare un’altra grande partita».