2014

Fiorillo: «Il mio sogno è impormi con la Samp. Ringrazio Sardini»

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Un finale di stagione in crescendo – seppur con qualche piccolo errorino – e la volontà di conquistarsi la maglia blucerchiata una volta per tutte. Questo il desiderio di Vincenzo Fiorillo, che si appresta ad andare in vacanza: «Tecnicamente già ci sono, ma praticamente no. La mia fidanzata è ancora impegnata con l’Università. Poi decideremo. L’idea è mare, in Europa». Dopo Udine si può fare un bilancio di quest’anno: «Positivo. Perché sono soddisfatto delle mie cinque partite, al di là dei due errori contro il Napoli. Penso di esser riuscito a mostrare il mio livello attuale e anche a mettermi in mostro attraversa una discreta serie di interventi. Penso non sia facile per nessuno restare un anno senza giocare e farsi trovare subito pronto. E bene anche in Coppa Italia con Roma e Verona. Peccato per il Napoli».

ERRORI E SARDINI – Il portiere si è dato una spiegazione sugli errori contro il Napoli: «Fondamentalmente si è trattato di due errori tecnici. Ho sentito dire tante cose dopo, che in casa rendo meno… balle. Perché penso che per come si era indirizzata quella partita là, che fossimo a Marassi o al San Paolo cambiava poco – spiega il portiere a “Il Secolo XIX” – Il fattore ambientale non aveva alcuna importanza. A Udinese siamo riusciti a rispondere con una bella prova, una partita ricca di interventi, anche di una certa difficoltà. Dopo il Napoli, un bel segnale». Uno strano plurale: «Sì, perché siamo in due, io e il preparatore Andrea Sardini. Anche nei giorni dopo il Napoli è stato molto importante per me averlo vicino».

TITOLARE O NO? – Adesso la domanda che tutti si è pongono è se sarà Fiorillo il titolare il prossimo anno: «Se sono pronto o meno, prima di scendere in campo non posso saperlo. Però sono certo che la continuità in generale sia un fattore importante, specialmente per un portiere. E anche Mihajlovic mi ha detto che in quelle cinque partite mi sarei giocato una fetta importante del mio futuro. Per me non è stato un finale di campionato privo di stimoli, anzi… Ho sempre detto che mi piacerebbe prima o poi dimostrare il mio valore nell’arco di un campionato. Poi il mio futuro non lo so, non ho ancora ricevuto notizie. Aspetto serenamente, con la soddisfazione personale di aver disputato cinque partite di qualità. Altri tipi di valutazione non spettano a me».

MIHA E LA SUA CONFERMA – La conferma di Mihajlovic potrebbe essere un primo supporto per vedere Fiorillo titolare: «C’è un rapporto di stima reciproca con il mister. Dandomi fiducia ha voluto premiare il mio lavoro settimanale. Sono felice che sia rimasto perché secondo me può costruire qualcosa di veramente bello alla Samp – racconta Fiorillo, da anni di proprietà blucerchiata – Ha dimostrato di avere grandissimo carisma, in pochi mesi ha ribaltato una situazione complicata. E’ riuscito a ridare al gruppo la compattezza e l’unione di intenti necessari per uscire dai guai. E tanto merito va dato anche al suo staff, che si è messo a nostra completa disposizione».

TRA JUVE E FUTURO – Intanto, il suo procuratore Damiani spero di vederlo titolare con la Samp, altrimenti si parlerà con la Juve, che detiene l’altra metà del cartellino: «Il mio più grande desiderio è restare alla Samp. Però è normale che se la fiducia verrà a mancare, ci può stare che vada da un’altra parte – sintetizza il numero 30 del Doria – Ma il mio attaccamento ai colori blucerchiati non cambierà mai, resterò per sempre un tifoso della Samp. Il mio sogno più grande è stare qui però, dai. A 24 anni l’importante è giocare. Devono decidere l’allenatore, Juve e Samp. Spettasse a me, non avrei dubbi…».

PASSATO E RIVINCITE – Una riflessione sul passato recente. Dopo l’ottima stagione a Livorno nel 2012-13, nessuno l’ha più cercato. I labronici potevano riscattare la sua metà per 150mila euro, ma non l’hanno fatto. Latina e Lanciano non l’hanno voluto in prestito, poi a gennaio l’ha preso per metà la Juve. Forse Fiorillo sente un filino di riscatto dopo questo finale di campionato: «Anche per me è stato inaspettato, però nello stesso mi fa pensare che qualche qualità potrei averla. Sono della Juve, ma questo non mi ha mai spostato l’orizzonte. La mia testa è sempre stata alla Samp, nessun volo pindarico. So che in futuro potrebbe diventare una cosa importante, ma so che è altrettanto importante affermarsi qui. Due prospettive egualmente importanti».

LA SAMP AI SAMPDORIANI – C’è chi dice che Fiorillo renda meglio in trasferta: «Ma no, finiamola. Sono genovese e sampdoriano e so che per un ragazzo nato qui è oggettivamente più difficile imporsi. Ma mi sono anche accorto delle manifestazioni di affetto di molti tifosi e del significato che abbia per loro un sampdoriano nella Samp. Non capita tutti i giorni: mi ha trasmesso molta forza». Ora due mesi di vacanza: «…il preparatore Bovenzi mi ha dato un programma. Non starl fermo, ne approfitterò per farmi i muscoli. Lavorerò in palestra, so che posso migliorare ancora. E voglio arrivare al ritiro già “curato”».

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