2014

Fiorillo e quell’abbraccio con Okaka: «Contento per Stefano»

Pubblicato

su

Ha temuto per un attimo di essere travolto dalla Pantera, ma il Falco l’ha abbrancata per bene. No, non è una favola concernete gli animali, bensì il racconto di ciò che è accaduto dopo il momentaneo 3-2 della Samp al Livorno. Segna Stefano Okaka e va ad abbracciare in volo Vincenzo Fiorillo: «L’ho preso in braccio come fosse un bambino – racconta il portiere – Ho rischiato grosso, ho pensato che mi travolgesse, ma non potevo tirarmi indietro». Anche perché Fiorillo aveva già previsto come sarebbe andata: «Prima della gara con il Toro gli avevo detto: «Guarda che ti aspetto per abbracciarti», però Stefano ha esultato con i tifosi ed è stato bello così». Scena che si è ripetuta anche prima della partita contro il Livorno, ma stavolta Okaka è stato di parola.

Con qualche timore, Fiorillo l’ha abbracciato: «E forse mi ha salvato Mihajlovic quando gli ha gettato l’acqua, così l’ha frenato un po’, ma a parte gli scherzi mi ha fatto piacere. Se segna un compagno di squadra sono contento, ma per il gol di Stefano lo sono di più: siamo molto amici». Un anno di differenza fra i due, tre anni passati insieme nelle giovanili azzurre: «Ricordo uno spareggio contro la Francia: noi in dieci dopo pochi minuti, sembriamo spacciati. Lui si carica la squadra sulle spalle, per fermarlo ci vogliono tre difensori e alla fine vinciamo». Okaka devastante contro il Livorno: «Mi ha fatto piacere ritrovare il grande giocatore che avevo lasciato: non avevo dubbi».

Mihajlovic e il gruppo hanno contribuito alla rinascita dell’ex Parma: «Sapevo che veniva da esperienze in cui non è stato trattato bene. Ho fatto di tutto per farlo sentire a suo agio, come lui avrebbe fatto con me – racconta Fiorillo a “Il Secolo XIX” – Gli ho dato una mano e insieme ai miei compagni più esperti gli ho fatto capire che qui era in un club doveva poteva affermarsi e restare a più lungo». Il mix giovani-“vecchietti” funziona in quel di Genova, come dimostra anche l’abbraccio di Okaka a Maxi Lopez: «Maxi è fondamentale nello spogliatoio come Palombo e Gastaldello. Il gruppo è forte e con Mihajlovic va meglio: il mister sa tirar fuori il meglio da ognuno di noi».

Okaka ne è un esempio: «Quando abbiamo sentito che il mister lo chiamava il “gigante buono”, ci siamo messi a ridere tutti, anche Stefano. Sì, è grosso, ma è un animale solo in campo: per il resto è un tipo tranquillo, simpatico». Un centravanti che non si risparmia mai, cosa apprezzata dai tifosi: «Nonostante la stazza, Stefano è molto bravo tecnicamente ed è rapido, non è solo una punta centrale. Non usa solo la potenza, ma sa fare assist ed è freddo sotto porta». Nonché ottimo ballerino, come dimostrato in #HappyDoria, in cui duettava con Fiorillo. Magari un giorno saranno insieme anche in nazionale: «Glielo auguro, io non ci penso proprio: per ora punto solo a far bene in blucerchiato quando sono chiamato in causa. Sarebbe bellissimo se riuscissimo a contribuire insieme alle fortune della Samp».

Exit mobile version