2014
Fiorillo a Telenord: «Ci tengo a dimostrare di meritarmi questa maglia»
Vincenzo Fiorillo sarà il portiere titolare contro il Catania e per le ultime cinque partita di questo campionato.
Intervenuto telefonicamente su Telenord il portiere della Sampdoria fa una disamina su tutto: la partita contro l’Inter, il comportamento di Icardi e soprattutto quello che lo aspetta nelle prossime cinque gare.
Per aprire e chiudere il discorso sulla gara di domenica, tu da professionista e da tifoso della Sampdoria cosa pensi della questione Icardi?
«Sinceramente il mio punto di vista è che parliamo di una persona che merita poco rispetto e purtroppo se ne parla sempre tanto ed è quello che lui vuole. Nessuno voleva mancare rispetto ai tifosi della Sampdoria, lui ha offeso noi che siamo stati una società importante e che ha fatto tanto per lui. Qualche mio compagno voleva andare solo che rischi di finire la partita in nove o in dieci, contro l’Inter. Nel momento in cui qualcuno si stava avvicinando ci ha pensato Samuel a portarlo via e a dirgli di non comportarsi così. Purtroppo è un gesto che ci ha dato fastidio, ma in quel momento la partita era più importante».
Oggi eri al “Trofeo Caravella” che impressioni hai avuto?
«Mi ha fato una bellissima impressione, sono tornato indietro coi ricordi, c’era un’atmosfera fantastica, squadre internazionali, i ragazzi possono divertirsi e mettersi in mostra. Ai ragazzi non posso dire niente gli posso dire solo di divertirsi»
Riguardo al tuo esordio contro il Catania, che sensazioni hai?
«Sinceramente come ho già detto non sono apparizioni regalate, penso di essermele meritate, perché Mihajlovic non regala presenze a tutti. Ha deciso di buttarmi nella mischia probabilmente per vedere se posso dargli qualcosa, io prometto di fare del mio meglio. Sono sereno, ci tengo a dimostrare il mio valore e voglio dimostrare di meritarmi la maglia della Sampdoria».
Sembri più forte, anche a livello mentale, rispetto al passato.
«Un po’ di esperienze le ho fatte, ho già assaporato le critiche e la pressione fa parte di questo sport. Adesso ho imparato a gestire certe situazioni, ho imparato a trasformare il senso di responsabilità quando ho indosso questa maglia in senso di orgoglio in qualcosa di più. Ci tengo a dimostrare il mio valore, non voglio caricarmi di pressioni voglio solo fare del mio meglio»
L’inizio precoce che hai avuto, secondo te, ti ha penalizzato? Nella straordinaria stagione di Mihajlovic, dopo Roma non hai mai pensato di giocare?
«La speranza di giocare c’è sempre, l’allenatore è persona schietta e sincera e ha preso queste decisioni, probabilmente visto il mio impegno in questi mesi e mi ha voluto premiare. Adesso c’è stato un cambio generazionale e ci sono pochi portieri forti, adesso si tende subito a prendere e designare un giovane bravo come l’erede di Buffon, se poi così non succede lo si butta nel dimenticatoio. Certo che ci potrebbe essere una via di mezzo, ecco che se tutti devono essere erede di Buffon è difficile perché appena commetti un errore prendi qualche critica in più»
È una soddisfazione vedere un genovese, sampdoriano a difesa della Sampdoria. Queste cinque partite saranno importanti, questo potrebbe essere il momento buono per la svolta in carriera. Da Costa ha dato qualche consiglio? Ti senti uomo spogliatoio?
«Nessun consiglio, Angelo è una grande persona, ha accettato questa decisione e speriamo bene. Riguardo all’essere “uomo spogliatoio” io sono qui da tanti anni e all’interno dello spogliatoio posso dire di essere stimato, questo mi ha sempre fatto piacere a prescindere dal giocare o non giocare, dai momenti delicati che ci sono stati».