2013

Fiorillo a Samp TV: «Vivo la Samp più intensamente degli altri»

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Ai microfoni di Samp Tv, a Studio Live, è intervenuto Vincenzo Fiorillo. Il portiere genovese ha parlato del momento della sua squadra: «Questi episodi arbitrali non ci hanno dato una mano. Penso che al di là del derby dove di scusanti ce ne sono ben poche, nelle altre partite meritavamo qualcosa in più. Abbiamo già incontrato due grandi squadre e penso che qualcosa da salvare nelle prestazioni ci sia stata in ogni match».

Fiorillo, quindi, ripercorre la sua carriera e l’esperienza in Primavera: «Sono nato ad Oregina e sono stato sempre abituato a giocare con persone molto più grandi e ho avuto la fortuna di giocare il torneo ravano delle scuole. Dopo mi scelse mister Gabrieli e il passaggio fu abbastanza traumatico da giocare con gli amici sotto casa ad arrivare alla Sampdoria a 10 anni e mezzo. E’ un po’ di anni che mi alleno con questa maglia. Mi sento il rappresentate di Genova nella squadra. Io cerco di sponsorizzare molto Genova e la Liguria. E’ una responsabilità grande perchè vivo questa esperienza ancora più intensamente di chi viene da fuori. La Primavera? Guido Bistazzoni per me è stato un riferimento molto importante, è stato il mio preparatore per 8 anni. Nella squadra che ha vinto lo scudetto Primavera ero uno dei pochi genovesi. Erano arrivati Poli, Eramo, Signori. Marilungo arrivò nei giovanissimi nazionali. Fu un anno fantastico, era un gruppo di amici, stavamo insieme dal mattino alla sera. In campo i rapporti di amicizia hanno dato una grossa mano. La forza principale di quel gruppo è che molti ragazzi vivevano insieme all’hotel Villa Flora, anche se io non vivevo con loro essendo di Genova. Dopo la partita uscivamo insieme, andavamo fuori a cena, andavamo qualche volta in discoteca. E Fulvio Pea era contento di questa cosa: se beccava qualcuno in settimana era finito però voleva che stessimo molto tempo assieme. Sono in buoni rapporti con Nicolò Buono, Gianluigi Bianco (anche lui di Genova), Guido Marilungo».

Fiorillo quindi, ricorda il suo esordio: «Dell’esordio mi ricordo che tre giorni prima vincemmo la finale di coppa italia a Bergamo e poi all’ultimo giorno, per l’infortunio di Mirante, sono partito per la prima squadra senza allenarmi, pensando ancora alla Coppa Italia. Mi ricordo che ero in panchina e Luca Castellazzi ebbe un brutto infortunio. Quando sono entrato non ci credevo. Nonostante avessimo perso, mi ricordo che speravo che l’arbitro non fischiasse mai la fine. 

Il genovese non dimentica neppure l’esordio casalingo, in Sampdoria-Udinese, finita 2-2: «Purtroppo non è andata benissimo anche se c’era una atmosfera bellissima. Ho commesso qualche errore che con gli anni ho imparato ad analizzare e migliorare sotto alcuni punti di vista, specialmente mentale. Fu una partita importante perchè da quel momento in poi ho assaggiato la parte più brutta del calcio, fatta di critiche e di persone che ti voltano le spalle. Sono contento di questa esperienza perchè è stata formativa per me. Sono stato bravo a riprendermi e a rialzarmi».

Fiorillo destina un omaggio ai suoi tifosi: «Con i tifosi della Samp c’è stato un rapporto fantastico, sono stati gli unici a non avermi mai abbandonato nelle difficoltà. Sono il primo tifoso sampdoriano. Loro capiscono cosa voglia dire essere genovesi e avere questa maglia addosso. Profeta in patria è difficile ma il mio sogno è giocare ed affermarmi qui».

L’esperienza dell’anno scorso è stata utile per lui: «L’anno scorso ho trovato continuità e mi sono migliorato. Ovviamente la B non è la Serie A. Non ho mai pensato neanche chiudendo gli occhi ad altri palcoscenici».

Con la collaborazione di Edoardo Repetto.

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