2013

Ferron: «Mihajlovic alla Samp? È come se ci andasse Mancini»

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Le prossime ore potrebbero essere quelle della svolta per la panchina della Sampdoria, con l’annuncio di Sinisa Mihajlovic come successore di Delio Rossi sulla panchina blucerchiata, che sarebbe di fatto un ritorno visto il passato da giocatore alla Samp, nella quale diventò oltre che il magistrale tiratore di punizioni (è ancora recordman all time con 28 realizzazioni, dietro di lui Andrea Pirlo, altro magnifico rettore del calcio piazzato, a quota 24, ndr) anche un buon difensore grazie alla mano di Sven Goran Eriksson.

In quella Sampdoria c’era anche Fabrizio Ferron, portiere arrivato alla Samp nel 1996, con Mihajlovic già da 2 anni in maglia blucerchiata, che ai microfoni di RadioSamp ha raccontato del Sinisa giocatore: «Quando sono arrivato io era già il giocatore affermato e conosciuto da tutti. Avevamo già giocato contro quando lui era a Roma, si vedeva già che giocatore era, e si conosceva già per l’esperienza alla Stella Rossa. Quando poi è arrivato a Genova, dove gli hanno cambiato ruolo, e ha iniziato a giocare da centrale difensivo, è venuta fuori la stoffa del leader, l’uomo con tanta personalità e punto di riferimento della squadra. Un allenatore così di carattere lo trasmette alla squadra. Una squadra assomiglia al proprio allenatore, ne prende le caratteristiche. Sinisa oltre a fare giocare bene la squadra, come ha dimostrato con le altre esperienze in panchina, trasmette anche la sua abnegazione, decisione e voglia di fare risultato, con un carattere diverso rispetto a tanti altri allenatori. Innanzitutto, finalmente ad allenare la Samp ci va un Uomo Samp, è quasi come se ci andasse Roberto Mancini, anche se lui lì ci è nato e cresciuto ed è una bandiera storica. Ma anche per Sinisa la sua vera squadra in Italia è stata la Sampdoria, quindi sarei molto contento di vedere un doriano sulla panchina della Samp. Darebbe anche un tocco di romanticismo».

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