Ferri e il ritorno di Zenga alla Samp: «Walter? Pronto per la Samp» - Samp News 24
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2015

Ferri e il ritorno di Zenga alla Samp: «Walter? Pronto per la Samp»

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I due si conoscono bene: tanti insieme all’Inter e in nazionale, persino una stagione trascorsa a fine carriera nella Genova blucerchiata. Se il ritorno di Walter Zenga alla Samp è vicino, forse nessuno può raccontarlo meglio di Riccardo Ferri, ex centrale nerazzurro e della nazionale: «Non ci siamo mai persi con Walter». Ci si chiede se sia stupito dalla chiamata di Ferrero per la panchina blucerchiata: «No, sapevo che aveva avuto proposte per tornare in Italia e che se fosse arrivata una chiamata della Samp non avrebbe esitato un istante». Ferri spiega anche il perché: «Walter è un sentimentale e sceglie sempre col cuore. E nel suo cuore dopo l’Inter c’è sempre stata la Samp: credo fosse una passione giovanile».

L’UOMO RAGNO – Zenga aveva una testa matta da calciatore, qualcuno dice anche nella vita in panchina: «Tutto noi da giovani l’abbiamo un po’ avuta (sorride, ndr)… poi con l’età e con le esperienze che si vivono, cambiamo – racconta Ferri ai microfoni de “Il Secolo XIX” -. Walter dentro rimarrà sempre un eterno ragazzone, ma come persona è maturato molto. Non lo dico perché sono suo amico: lo vedrete anche voi a Genova». Sul fatto che sia pronto come manager, Ferri non ha dubbi: «Dico solo che ha fatto tante esperienze importanti che l’hanno formato e reso tra i più esperti in circolazione. Non è da tutti aver messo insieme tutte le panchine che ha fatto lui in giro per il mondo. Se aggiungete la carriera di giocatore, che il bagaglio di esperienza che ha. Per me non è pronto, è prontissimo».

COACH Z E FERRERO – Ferri traccia un profilo sull’allenatore che siederà sulla panchina del Doria: «Un grande esperto appunto, ma anche un allenatore tenace, che si aggiorna costantemente e un aggregatore che fa dello spirito di gruppo la sua forza». Persino Ferri – che vive in Florida – ha avvertito il ciclone Ferrero: «Come no! Ed è stata una ventata di pubblicità per la Serie A all’estero. Io non sono di quelli bigotti: penso che nel calcio ci voglia tanta professionalità e serietà, ma anche personaggi che sdrammatizzino. Quelli che si prendono troppo sul serio mi stanno sullo stomaco. Ben vengano i Ferrero».

RICORDI – Un’ultima battuta Ferri la riserva al periodo passato alla Samp, dal 1994 al 1996. Con lui in squadra c’era proprio Walter Zenga: «Di allora credo sia rimasto solo il team manager Ajazzone, che già allora era un gran riferimento e lo sarà anche oggi per Walter. Io ho chiuso la carriera lì e purtroppo sono arrivato dall’Inter con un problema muscolare che mi ha impedito di rendere come avrei voluto. Una cosa però la ricordo bene perché mi impressionò: la tifoseria. Ricordo una sconfitta contro la Fiorentina di Batistuta e una mia passeggiata a piedi per Marassi, sommerso lo stesso dai complimenti della gente. Un’esperienza che mi è rimasta dentro: altrove non ti sarebbe mai capitato dopo aver perso. Emozioni intense: è così anche per Walter, perché ne abbiamo parlato spesso».

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