2015

Ferrero, una lettera aperta ai tifosi

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Massimo Ferrero domani non sarà a Novi Sad. Oggi, nel giorno del suo compleanno, ha voluto spiegare le ragioni di questa sua assenza in vista di Vojvodina-Sampdoria e rassicurare i tifosi sul futuro della società blucerchiata.

 

«Non sono partito per Novi Sad (né sarei partito comunque, indipendentemente dal risultato dell’andata) per due motivi. Il primo è perché desidero festeggiare in famiglia il mio compleanno e quello del mio piccolo Rocco, a cui voglio regalare un momento di serenità e di felice normalità. Il secondo è che, nei confronti della mia squadra, questo è il momento del rispetto e della fiducia. Fiducia verso chi va in campo, verso chi va in panchina e verso chi mi rappresenta in tribuna. Fiducia nel loro orgoglio, nella loro professionalità e nel loro attaccamento alla maglia che resta la nostra vera, grande bandiera».

 

«Mio padre – continua la lettera scritta dal presidente doriano – diceva che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Invece che a Marassi, la scorsa settimana siamo andati all’Olimpico di Torino dove ci sono caduti in testa quattro alberi inattesi. Ma la foresta-Sampdoria, il progetto-Sampdoria continua a crescere. Ed è questa la cosa più importante! Un anno fa ho rilevato una società degnissima ed efficiente che però non sapeva più costruire sogni per se stessa e per i propri tifosi. I risultati dicono che non solo abbiamo ritrovato la voglia di sognare insieme, ma anche di realizzare sogni inaspettati. E questa è la strada tracciata che, al di là di qualsiasi – e rimediabile – incidente di percorso noi continueremo a percorrere! Roma non è stata fatta in un giorno. E neanche la Sampdoria. Ma i fatti dimostrano che sotto la mia guida le cose belle, persino nel calcio, si possono costruire prima del previsto. Your President, Massimo Ferrero».

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