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Ferrero tra smentite e aperture: «C’è un motivo per cui potrei vendere»
Ferrero conferma la sua linea ma apre a una cessione: «Non c’è niente con Vialli. Potrei vendere la Samp solo perché non posso fare di più»
Con il duro sfogo di ieri, Massimo Ferrero ha ribadito ancora una volta che portargli via la Sampdoria non sarà facile. A dispetto dunque di chi dava per chiusa la trattativa della cessione con il gruppo guidato da Vialli, il presidente blucerchiato sembra aver letteralmente chiuso le porte a ogni possibile passaggio di proprietà. Certamente anche Ferrero deve bluffare e nessuno si sarebbe mai aspettato la candida ammissione dell’esistenza di una trattativa con gli americani, ma i toni forti usati ieri mattina hanno indotto a pensare che per considerare chiuso l’affare servirà ancora un po’ di tempo. Anche perché ieri pomeriggio, presente a Bogliasco mentre giocava la Primavera, Ferrero ha ribadito la sua posizione: «Chi ha detto o ha creduto che oggi – ieri, ndr – ci sarebbe stata la firma della cessione della Samp a Vialli si faccia un’esame di credibilità… una buffonata pazzesca. Solo chiacchiere».
Ferrero ha insomma continuato sulla propria falsariga senza, lasciando solo un piccolo spiraglio aperto: «Ragazzi, non c’è niente. C’è stato un CdA tecnico – riporta Il Secolo XIX –, al quale avrei anche potuto non partecipare, ed è uscito un casino. A me dispiace per Vialli. Però io da un male tiro sempre fuori un bene. Hai visto mai che ci cascano e mi portano una piotta e mezza – 150 milioni di euro – ? Io sono un imprenditore. Sapete quale sarebbe l’unico motivo per il quale potrei vendere? Perché qui di più non potrei fare. Siamo al massimo di fatturato, di plusvalenze, giochiamo per l’Europa… Però aspetto offerte e persone concrete. E non vendo al primo fondo che passa».