2015
Ferrero: «Sono deluso, voglio che la squadra cambi mentalità»
Intercettato dai microfoni di Primocanale al termine del summit con Walter Zenga, il presidente Ferrero si è espresso sulla dolorosa sconfitta di ieri, che ha destabilizzato lo spogliatoio, il tifo e soprattutto la panchina del tecnico lombardo: «C’è poco da commentare. Abbiamo perso una partita meritatamente, non siamo mai entrati in gioco. Mai. Loro hanno meritato. Ieri hanno vinto in due: il Vojvodina e i tifosi della Samp. Abbiamo i tifosi più belli, più attaccati ai colori d’Italia. Se dopo il 3-0 stavano ancora lì a cantare, non ci sono parole».
Quando gli si chiede se ci sia qualcosa da cambiare in questa Samp, lui risponde: «Niente. Non è la prima volta che una squadra che va nei preliminari e perde. Hanno perso pure le grandi squadre. Ma c’è un motivo: fino a che non ci adeguiamo agli altri campionati europei, può capitare che arrivino queste partite sbagliate. Noi ieri non abbiamo perso, di più. L’altra squadra aveva 7 partite nelle gambe. Ma non sono giustificazioni: ci sono rimasto male. Cosa dirò alla squadra? Gli dirò che non è la mia Samp. Che sono dei campioni, ma ora ce lo devono dimostrare. Basta seghe, devono giocare a pallone! Non sono arrabbiato, sono deluso, che è diverso».
Infine, un ultima battuta sul solito Cassano, sogno di mercato dei tifosi blucerchiati, sul quale il presidente “sbotta”: «Ma basta! Possibile che non vi rinnovate mai? Basta! Inventatevi qualcos’altro. Sempre la stessa domanda. Questa domanda è come la mia squadra di ieri: vuota. La squadra, se ha bisogno di innesti, li farò. Sono qui per vincere. E voglio che questi ragazzi cambino mentalità. Ieri l’unico nemico vero della Sampdoria, è stata la Sampdoria».