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Ferrero, interdizione confermata: cosa comporta per la Sampdoria
La richiesta di annullare la misura cautelare dell’interdizione è stata respinta: cosa comporta per Ferrero e la Sampdoria
È notizia di ieri, fonte Clubdoria46, che la richiesta di annullare la misura cautelare dell’interdizione in capo a Massimo Ferrero sia stata respinta dal tribunale di Paola. Cosa comporta per l’ex presidente della Sampdoria e per il club doriano? Le conseguenze sono minime e tutte prevedibili. L’interdizione è una misura cautelare che non può eccedere i dodici mesi. È stata comminata il 6 dicembre 2021 e andrà a scadenza il 6 dicembre del 2022. Così prevede la legge italiana. Pertanto che, a una mese dalla sua caducità naturale, non sia stata annullata non stupisce.
Per la Sampdoria la misura cautelare dell’interdizione del suo ex presidente conta poco. Ferrero non ha quote e non ricopre più cariche all’interno del club doriano e tantomeno nelle sue controllanti (amministratore unico di SportSpettacolo Holding è Massimo Ienca). Discorso diverso, ma stessa situazione, per Vanessa e Giorgio Ferrero interdetti e intestatari virtualmente delle quote. A oggi la Sampdoria è inserita in un trust. Le quote sono in mano a Gianluca Vidal. La Sampdoria ha un CdA che, a meno di sorprendenti dimissioni (non previste), andrà avanti fino alla cessione. Un rientro sulla scena di Ferrero, per il momento, è improbabile.