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Ferrero pensa solo alla Samp: «Finché Dio vorrà, sarò presidente». E sul Palermo…
Ferrero si rimangia le parole sulla Roma: «Samp nel cuore e nella testa. Adoro Palermo, ma non fraintendetemi. Sarò presidente della Samp finchè Dio lo vorrà»
Dopo le dichiarazioni di ieri che hanno fatto discutere non poco in casa Sampdoria, il numero blucerchiato Massimo Ferrero è tornato a parlare ai microfoni di Radio Radio: «Ora mi prendo un aereo e vado a Milano, poi a Genova. Voglio precisare una cosa, io sono presidente della Sampdoria e la Samp è nel mio cuore e nella mia testa. Sono presidente di una squadra meravigliosa, adoro i miei tifosi che sono speciali e lavoro tanto. La Roma è la squadra che tifo da bambino, ma la mia azienda è la Sampdoria, quindi forza Sampdoria. Non voglio essere sempre frainteso, sarò dislessico. Bisogna sempre stare attenti a cosa la gente vuole sentirsi dire. Palermo la adoro, lì ho fatto il film più bello della mia vita “Neri per sempre”. Questa è storia, quindi non è che se dico che mi piace Palermo allora mi compro la squadra».
«Io adesso non posso comprare niente – prosegue Ferrero – sono presidente della Sampdoria e fino a che Dio e la Madonna della Guardia decideranno di lasciarmi presidente della Sampdoria sarò felice di rappresentare il club con la maglia più bella del mondo. La Samp è la mia vita, poi un domani si vedrà. Mio figlio è sampdoriano, l’ho portato al “Ferraris” e ora entra in campo con la maglietta blucerchiata». Ai rumors riguardanti la cessione del club, il patron doriano risponde con la smentita di rito: «Proposte serie e concrete non ne sono ancora arrivate. Quando ci saranno, sarò il primo a dirvelo, non voglio tener nascosto nulla. Leggendo i giornali prima chiedevo 200 milioni, ora ne chiedo 100 e avrei fatto anche una telefonata con Vialli. Tanti amici, tanta gente, ma qui di soldi non se ne vede», ha concluso.