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Ferrero come re Mida: Schick cessione record, ma non è il solo
Massimo Ferrero ricopre d’oro la Sampdoria, in tre mesi stravolta la classifica delle cessioni record: Schick in testa
La cessione di Patrik Schick alla Roma entrerà nella storia della Sampdoria, positivamente o negativamente, a seconda dei punti di vista. Bisogna prendere atto che, a livello puramente finanziario, l’operazione portata a termine da Massimo Ferrero con i giallorossi ha dell’incredibile: almeno 42 milioni entreranno a fine stagione nelle casse societarie – a meno che non si ricavi il 50% dalla sua cessione entro il 2020 – etichettando così quello del ceco come l’addio più remunerativo di sempre in questi settantuno anni di vita del club blucerchiato. In questa speciale classifica, è stato superato perfino Vincenzo Montella, che nel 1999 era stato pagato proprio dalla Roma ben 25 milioni degli attuali euro. Anche nella storia dei capitolini, l’affare Schick rappresenta un evento storico: l’acquisto dell’attaccante ha comportato spese superiori anche a quelle per i cartellini di Gabriel Batistuta, pagato 36 milioni di euro nel 2000, e Antonio Cassano, arrivato dal Bari per circa 28 milioni nel 2001.
Indubbiamente, il costante aumento dei prezzi che da anni si sta verificando nel calciomercato ha contribuito a tutto ciò, ma Schick non è il solo ad aver riempito il portafogli della Sampdoria. Al secondo posto, infatti, troviamo Milan Skriniar, difensore passato all’Inter poche settimane fa per 23 milioni di euro (più il cartellino di Gianluca Caprari); al terzo, invece, c’è Luis Muriel, per cui il Siviglia ha dovuto elargire circa 20 milioni. Quest’estate è stata decisamente all’insegna delle cessioni pregiate, ma – finalmente, verrebbe da dire – la Samp ha forse imparato a vendere: Ferrero si è guadagnato il titolo di re Mida, poiché ha realmente trasformato in oro tutto ciò che ha toccato, investendo in talenti dalle buone prospettive con cifre molto contenute e ricavandone plus-valenze davvero notevoli. Adesso la speranza dei tifosi blucerchiati è che tutti i soldi guadagnati in questi mesi vengano almeno in parte destinati per comprare un attaccante di livello – con Duvan Zapata al momento in pole – per non far rimpiangere eccessivamente l’estro e la classe di Patrik Schick.