2015
Ferrero: «Non venderò più a gennaio. Soriano? 15 milioni o niente»
E’ intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, toccando tanti temi, tra cui quello più attuale di Vincenzo Montella, da poco passato sulla panchina della società blucerchiata: «Come l’ho convinto? L’ha convinto “Massimo il Genuino”, perchè è questo che sono, una persona seria e genuina. Il mondo non ruota sempre attorno ai soldi, ma è anche amore, come il sud e la città di Napoli, che spero vinca lo scudetto quest’anno. In primis perchè voglio bene al loro presidente, e poi perchè lo meriterebbero, i napoletani sono i migliori del mondo».
L’ingresso di Ferrero nel calcio è stato sicuramente uno degli eventi più inaspettati, ma lui non si è pentito e, anzi, è entuasiasta di questo nuovo mondo che ha conosciuto solamente l’anno scorso: «La Sampdoria è il mio sogno più pazzo e più bello, la Samp è la mia gloria, La chiamerei “Sangloria”! L’amore per il calcio è sbocciato all’improvviso, sono un tifoso, uno che ama la gente, vado a vedere le partite senza che mi riconoscano, ho l’arte del sentire e l’arte del fare».
Tutti e cinque gli attaccanti della Nazionale Italiana hanno, curiosamente, indossato i colori blucerchaiti, e tutti tranne Pellè e Zaza hanno avuto modo di conoscere il presidente Ferrero: «Se lo meritano, sono contento per loro e per Conte, grande allenatore che sta facendo molto bene». A proposito di Nazionali, due pedine molto importanti per questa rosa vestono la maglia azzurra, ma alcune voci sembrerebbero insinuare una partenza non troppo lontana: «Soriano ed Eder via a gennaio? Quando ho ceduto Gabbiadini al Napoli sono stato obbligato, perché ero inesperto e perchè Manolo era della Juventus. Mi è dispiaciuto venderlo, perchè è un ottimo ragazzo e un grande calciatore, ma quest’anno a gennaio non cederò nessuno».
Se la partenza di Eder sembra meno probabile, in quanto vitale per la squadra di Montella, a giugno quella di Soriano potrebbe fare gola alle casse della società: «Roberto ha una clausola rescissoria di 15 milioni, bisogna rispettarla. De Laurentiis è un uomo di spessore, se vuole un calciatore lo prende, a giugno c’è stata solo un po’ di sceneggiata, ma se lui vuole con 15 milioni è suo; penso solo che se l’avesse realmente voluto, l’avrebbe preso ad agosto pagandolo meno, e quei documenti non sarebbero arrivati quattro minuti dopo le 23».
Un’ultima battuta sui terribili attentati avvenuti pochi giorni fa a Parigi, che hanno sconvolto anche il mondo sportivo: «Diamo un gran calcio alle brutalità, io sono per un mondo d’amore, per un mondo migliore. La sicurezza negli stadi dovrebbe essere accertata prima, e non dopo le partite, vorrei tanto che dormissimo tutti con le porte di casa aperte, come quando dico “porte aperte allo stadio”. Diciamo no al terrorismo, alla violenza, e diamo un bacio alla bontà, all’altruismo e all’amore».