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Ferrero e Montella, pace fatta. Ma resta qualche dubbio
Niente rivoluzione, anche se Massimo Ferrero avrebbe preferito lasciare Vincenzo Montella alla Nazionale e puntare su un allenatore con un ingaggio più economico. L’ipotesi azzurra è sfumata, quindi la permanenza del tecnico coinciderà con un ricompattamento generale. Ognuno dovrà fare il suo. E, quindi, ad esempio, l’avvocato Antonio Romei continuerà a rappresentare il patron blucerchiato ogni volta che non ci sarà. Ciò non vuol dire che qualcosa non cambierà: vacilla il direttore sportivo Carlo Osti, che ha diversi club che lo seguono, dal Bologna all’Udinese.
L’altro grande dubbio riguarda le richieste di Montella, che auspicava una rivoluzione nella rosa e che ora invece sarebbe consapevole delle reali possibilità societarie. La società, come riportato da Il Secolo XIX, gli ha fatto presente che quella rosa che ora vorrebbe rivoluzionare è la stessa che aveva giudicato competitiva al suo arrivo. Quindi, si ripartirà da quella ma con ritocchi. Nessun stravolgimento. Chi è arrivato in prestito tornerà al club di appartenenza, forse solo per Carbonero, se superasse le visite mediche, si potrebbe parlare di riscatto, ma per meno dei 5 milioni di euro previsti. In uscita anche Ricky Alvarez, ma Montella avrà l’ultima parola sull’argentino. La difesa, invece, è da ricostruire.