Ferrero: «Cassano? Mai dire mai. Balotelli costa troppo»

Cassano, Balotelli, Pazzini e Zenga. I quattro argomenti all’ordine del giorno in casa Sampsoria ormai da giorni sono questi: cavalli di ritorno e nuove scommesse. Il presidente Massimo Ferrero si è soffermato proprio su di loro nel corso dell’intervista rilasciata ieri sera a Sky Sport, durante la trasmissione Speciale Calciomercato.

Punto di partenza, il ritorno del talento di Bari Vecchia: la porta non è completamente chiusa, anzi, ma le priorità al momento sono ben altre, come spiega lo stesso numero uno di Corte Lambruschini: «Cassano è un uomo di grande tenacia, uno che non molla mai e ogni volta che apre il calciomercato, Cassano viene accostato alla Sampdoria. Ma Cassano non c’è più, è andato via dalla Sampdoria in malo modo: si è pentito, si è scusato ma ora è un’altra Sampdoria. Non so se tornerà, mai dire mai, ma in questo momento non è nei miei programmi».

Sul ritorno in Italia di SuperMario Balotelli, Ferrero invece taglia corto: il nodo dell’ingaggio è un ostacolo insormontabile e se il Liverpool non vorrà contribuire, il numero 45 dei Reds rimarrà lontano da Genova: «Balotelli mi piacerebbe molto, ma costa troppo e non me lo posso permettere».

Quindi il nodo allenatore: Walter Zenga, un nome certamente molto discusso, una scelta coraggiosa e azzardata, inizialmente pure oggetto di critiche vista la lontananza dal calcio italiano dell’ex Uomo Ragno. «Con Zenga ho fatto una scelta coraggiosa: tutti vanno di moda, lui è stato cinque anni fuori dall’Italia e io l’ho preso perchè era demodè, sono andato controcorrente. Se farà bene sarà merito suo, se farà male sarà colpa mia e me ne assumerò la responsabilità. Ma sono sicuro che Zenga farà bene».

In fine, chiusura totale per Giampaolo Pazzini: «Gli voglio molto bene ma non è un uomo Sampdoria e poi ha fatto il suo tempo».