2014

Ferrero a Sky Sport: «Lotito un grande uomo. Il nuovo ct? Mihajlovic!»

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Giornata caldissima in federazione dove si vota il nuovo candidato: il primo giro di votazioni è appena finito, serviva il 75% delle preferenze per spuntarla, un traguardo difficilissimo da raggiungere e che Carlo Tavecchio non ha raggiunto raccogliendo però il 60% delle preferenze.

Ai microfoni di Sky Sport si è intrattenuto Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, alla sua prima esperienza in un ambito così importante: «Cos’ho imparato da questa mattinata? Ho imparato una cosa molto bella: che si fanno tante chiacchiere. Chi ho votato? Diciamo che ho sentito Albertini, ho ascoltato molto bene Tavecchio e spero che qualunque sia stato il mio voto si uniscano per un calcio migliore, fatto per riportare la gente allo stadio, coi giovani non penalizzati dalle scuole: diamo una botta forte a questo calcio. L’attivismo di Lotito? Lotito è un gladiatore, un grande uomo. Le dico una “massima di Massimo”: Se c’è un matrimonio Lotito vuol fare lo sposo, in un funerale vuol fare il morto».

Il nuovo presidente di federazione sceglierà anche il prossimo CT, Ferrero dice la sua preferenza: «Il prossimo ct? Ci vedrei bene Mihajlovic. Liberarmi di lui? Assolutamente no, vorrei fargli un contratto di 10 anni!»

La Samp si era schierata fra le 9 dissidenti: «Il comunicato che abbiamo  fatto – prosegue il presidente blucerchiato – era un comunicato che chiedeva più spazio per fare leggi e contenuti per migliorare il calcio italiano. Ho chiesto un voto plateale per non fare come adesso alla Camillo e Don Peppone, visto che il mandato durerà un anno e mezzo cerchiamo di pensare al calcio italiano, all’immagine che abbiamo guadagnato negli anni: non siamo meno di nessuno, abbiamo grandi campioni, nessuno ci deve insegnare niente, dobbiamo solo cambiare mentalità e smetterla di fare la guerra dei poveri». 

«Cosa serve per cambiare il calcio? – conclude Ferrero – Le istituzioni ci devono ascoltare, dobbiamo portare la gente, le famiglie negli stadi, e soprattutto che ci vadano sereni. Il calcio è come una fiction: vanno in campo 22 ragazzi e che vinca il migliore. La gente, i bambini, i grandi, i nonni devono poter andare allo stadio tranquillamente, senza dover vivere episodi che fanno rabbrividire, senza la paura di questi episodi che sporcano il tifoso: forza Samp». 

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