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Ferrari, che ingresso: può essere un pilastro di questa Sampdoria
L’ingresso in campo di Ferrari contro la Fiorentina è stato ampiamente positivo: il classe ’92 può diventare un vero pilastro della retroguardia
La vittoria ottenuta a Firenze domenica sera, per la Sampdoria, vale ben più dei tre punti che ha portato in classifica. Un primo tempo giocato quasi perfettamente, la grande coesione del centrocampo, la capacità di soffrire tutti insieme nella ripresa sono caratteristiche importanti messe in evidenza dalla squadra di Giampaolo. Buone sono state anche le prove di alcuni singoli: se per Torreira e Quagliarella non si può più parlare di sorprese, si notano con piacere le positive prestazioni di alcuni nuovi elementi come Ramirez, Caprari e Ferrari. In particolare, l’ex difensore del Crotone è entrato nella ripresa al posto di Murru, con Regini che si è spostato sulla sinistra per coprire maggiormente le folate della catena di destra della Viola, composta da Dias e Gaspar. Il classe ’92, piazzatosi al centro della difesa accanto a Silvestre, ha contribuito a dare solidità al reparto difensivo e ha dimostrato una buona intesa con il compagno argentino, fatto non scontato al momento dell’ingresso, quando la Fiorentina attaccava a testa bassa per trovare il pareggio. Certamente, il suo positivo inserimento in campo fa ben sperare per il futuro: con la pausa del campionato dovuta agli impegni delle Nazionali, inoltre, Ferrari avrà tempo di assimilare ulteriormente i dettami tattici dell’allenatore, per presentarsi magari da titolare al centro della difesa la prossima partita, quando la Sampdoria ospiterà la Roma al Ferraris.