2012

Ferrara: “L’elmetto? non dobbiamo mai toglierlo”

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Un Ciro Ferrara piuttosto carico si presenta alla conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Sampdoria, posticipo della 15esima giornata di campionato, gara importante contro la terza forza del campionato, autentica sorpresa:
«Il loro cammino parla abbastanza chiaro e sembra quindi che domani sia tutto scontato. In realtà nel calcio non è sempre così. Faremo in modo di interrompere la loro striscia positiva, che non riguarda soltanto l’andamento casalingo. Se sono lassù significa che hanno ottenuto anche tanti punti fuori casa e questo la dice lunga sulla squadra rivelazione del campionato. È una società che ha fatto grandi investimenti. A cominciare dall’allenatore che ritrovo con piacere».

In settimana si parlava di possibili cambiamenti nella retroguardia visto l’assenza di Costa, ma il tecnico non si scopre:
«Sì, ci saranno cambiamenti. Magari non riguarderanno Berardi come ho avuto modo di leggere in settimana. Ho visto anche che da Firenze non vogliono darci vantaggi. Perché dovrei darglieli io?».

Sarà una sfida contro Vincenzo Montella, ex blucerchiato e avversario in tantissime partite fra Juve e Samp, e Juve e Roma, Ferrara la pensa così sull’aeroplanino in versione allenatore:
«Mi piace molto il suo modo di fare, molto simile al mio. È un ragazzo pacato, molto preparato nella gestione del gruppo e nel modo di intraprendere questa nuova attività. Non va mai sopra le righe e credo che questo faccia bene a tutto l’ambiente».

Quanto all’atteggiamento tattico dei Viola, Ferrara crede che sarà la solita Fiorentina:
«Sono convinto che il loro atteggiamento tattico non cambierà. Montella ha una rosa ampia che può permettergli di cambiare senza stravolgere nulla. Stiamo parlando di signori giocatori, che stanno esprimendo il miglior calcio della Serie A, giocano in modo propositivo, equilibrando qualità tecniche e fisiche. Sono ben disposti in campo, tecnici in mezzo, bravi sulle fasce. Avranno delle assenze, ma qualcuno potrebbero recuperarlo. Staremo a vedere».

Gli infortuni, grande tegola anche per la Samp, che però ha trovato un puntero niente male:
«Nel reparto offensivo senza dubbio. Ci mancano Eder, Pozzi e Maxi, ma Mauro si sta comportando bene, indipendentemente dal fatto che faccia gol o meno. Col Bologna, ad esempio, ha lavorato tantissimo per la squadra. E giocherà di nuovo. In generale non ci siamo mai appellati alle assenze, anche se non dovremmo dimenticare che in un determinato momento abbiamo avuto fuori Maresca, Obiang, Poli e Krsticic, giocatori importanti all’interno di questa rosa».


Icardi sembra che a gennaio partirà 20 giorni, cosa farà la società a riguardo? cercherà di trattenerlo?
«La politica della Sampdoria in questo momento è lasciare andare il ragazzo. Tiene tantissimo a questa esperienza ed è comprensibile. Ovviamente dobbiamo valutare il recupero di alcuni giocatori. Aspetteremo le convocazioni ufficiali dell’11 dicembre e faremo le valutazioni col ragazzo. Se la nostra politica è la valorizzazione dei giovani, negargli questa possibilità sarebbe da sciocchi. Vedremo le contingenze che si presenteranno tra qualche giorno, ma allo stato attuale Icardi partirà».

2 vittorie consecutive, dopo una parentesi terrificante di 7 sconfitte che aveva abbassato il morale, ora la fiducia sembra tornata quella di inizio campionato:
«L’autostima e la fiducia sono elementi importanti quando si gestisce un gruppo. Il lavoro svolto non è mai cambiato, nonostante le vittorie va sempre migliorato. È nei momenti più tranquilli che l’allenatore deve fare capire che la strada è molto lunga e piena di insidie e il pericolo sempre dietro l’angolo. Questa è una giornata importante per gli scontri che si delineeranno. Conquistare punti a Firenze sarebbe un’ulteriore spinta, un’iniezione di fiducia per tutti quanti».

Sul piano fisico invece:
«La partita col Bologna è stata molto dispendiosa e delicata. Esserci trovati in superiorità numerica ci ha costretti a spendere energie maggiori per superare due linee molto compatte. È per questo che a fine gara ho deciso di dare ai ragazzi un giorno in più di permesso. Ma credo che abbiamo recuperato».

Nelle partite contro le grandi del campionato sempre belle prestazioni, domani la storia non cambierà:
«Chi gioca al calcio lascia per forza anche degli spazi. Noi dobbiamo tenere i ritmi molto alti, cercando di sfruttare le chance che ci potrà concedere la Fiorentina. La Sampdoria non deve essere intimorita, perché con le squadre di vertice ha sempre fatto il suo dovere. Lo ha fatto con un atteggiamento battagliero, senza essere mai in balia dell’avversario, con i giocatori che si sono sacrificati. Dobbiamo andare in campo per creare difficoltà ai viola, non per fare una partita d’attesa. L’elmetto? Non dobbiamo mai toglierlo».

Da qui al mercato mancano ancora un po’ di partite, quanti punti pensa di mettersi in saccoccia Ferrara?
«Non portano benissimo le tabelle. So quello che deve essere il nostro percorso. Perdi e prendi punti quando me te l’aspetti. Non ha senso per me fare programmi, a cominciare da domani sera. Andiamocela a giocare, andiamo a cercare di aprire insicurezze nelle loro certezze».

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