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Ex Sampdoria, Mancini: «Ringrazio la Sampdoria, sul Barcellona…»

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Ex Sampdoria, le parole di Andrea Mancini, oggi membro dello staff di Deco al Barcellona, sui blucerchiati

Andrea Mancini, ex direttore sportivo della Sampdoria e oggi membro dello staff di Deco al Barcellona, ha concesso una lunga intervista a Tuttosport, in cui si è soffermato a parlare anche del club blucerchiato. Queste le sue parole:

SAMPDORIA – «Anzitutto ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di andare alla Sampdoria. Senza l’esperienza alla Samp probabilmente non sarei andato al Barcellona. Un’opportunità che è merito anche di chi ha lavorato con me l’anno scorso e di chi mi ha portato a Genova la scorsa estate.»

MALINCONIA – «Dentro me sono ancora in quella fase in cui ogni tanto mi fermo rivivendo i momenti belli e anche quelli meno belli dell’anno scorso. Ancora non mi rendo conto di essere al Barcellona. A volte mi viene la malinconia di non essere più alla Sampdoria. La Sampdoria era il mio Barcellona, era il mio Real Madrid.»

SECONDA PELLE – «La Sampdoria rimarrà sempre la mia seconda pelle. Per il legame coi tifosi, coi giocatori che ancora sono lì, con mister Pirlo.»

ADDIO ALLA SAMP – «Perché non sono rimasto? Chi fa questo lavoro sa che in un percorso possono succedere queste cose. Ognuno fa le sue scelte. Se la situazione fosse stata quella dell’anno scorso non mi sarei guardato intorno. Rispetto la scelta del presidente Manfredi che ha voluto prendere Accardi. Ho rispetto e stima per Pietro. Ma non penso che sarebbe stata la scelta giusta quella di restare come collaboratore. Anche perché un dirigente si porta i suoi uomini. Ribadisco, rispetto e stimo Pietro. Ringrazio Manfredi per l’opportunità che mi ha dato. Diciamo solo che le cose potevano essere gestite in modo diverso.»

SCORSA STAGIONE – «Quella scorsa è stata una stagione in crescendo, pur nelle difficoltà. Siamo arrivati sesti, senza penalizzazioni avremmo dovuto giocare i play-off con il Palermo in casa e sarebbe stato diverso. Poi è chiaro, quando ti chiami Sampdoria devi andare in A e lo capisco. Ma ad arrivare dove siamo arrivati abbiamo fatto un miracolo. Se avessimo perso a Cittadella a febbraio, se ci fossero girate male le cose, poteva succedere di tutto. Guardate cos’è successo al Bari.»

RITORNO IN A – «Mi auguro che Pirlo possa portare in A la nuova Samp. Sono convinto che Andrea possa fare un grande lavoro. Mi auguro che torni in A, tifo per la Samp e per una piazza che si merita la massima serie. La Samp è la mia vita, ci sarà sempre la porta aperta con la speranza di tornare un giorno.»

ROBERTO MANCINI – «Sì, anche mio padre (Roberto Mancini, ndr) ha il sogno di tornare alla Sampdoria. Vorrebbe esaudire il sogno di Gianluca, quel sogno di ricreare qualcosa di quello che era stato negli anni ’90. Mio papà era dispiaciuto per come erano andate le cose alla Sampdoria e mi ha detto che a Genova potrà sempre tornarci. Lui per primo mi ha detto che a 32 il Barcellona, lavorare con Deco e questa società, è un’opportunità troppo grande.»

BARCELLONA – «Verso la metà di luglio mi ha chiamato il figlio del presidente Laporta dicendomi che il Barcellona, avendo avuto Pedrola alla Samp, aveva seguito molto la squadra blucerchiata e che Deco cercava una persona di calcio nel suo staff. Loro hanno apprezzato il lavoro fatto con i giovani alla Samp. Tutti i ragazzi che siamo andati a prendere oggi giocano o giocheranno in A, come Ghilardi, Esposito, Leoni, Facundo e Stankovic. Deco mi ha incontrato e ci siamo piaciuti a pelle. Ora lavorerò con il suo staff, seguirò i ragazzi della cantera. Lavorerò a stretto contatto anche con Bojan Krkic, che segue i ragazzi del club.»

PEDROLA – «Pedrola? Spero possa tornare il prima possibile alla Samp. I tifosi e l’ambiente hanno visto solo il venti percento di questo giocatore, non si rendono conto che giocatore hanno in casa. Se non si fosse fatto male starebbe già giocando in A.»

LEONI – «Penso che Leoni possa diventare uno dei migliori difensori centrali italiani. Un bravissimo ragazzo con la testa sulle spalle. Ancora non capisce le qualità che ha. Il giorno che lo abbiamo preso a Padova, lo avevo già visto un mese e mezzo prima. Chiamai Mirabelli il 28 dicembre, lui mi aveva chiesto Delle Monache. Leoni è un investimento sicuro: se oggi puoi venderlo a 8-9 milioni, a fine stagione potrà valere anche 20 milioni. Un giocatore di livello molto importante. Sarebbe stato bello vederlo ancora alla Samp, il Parma ha fatto un grande acquisto.»

PIRLO – «Con Andrea c’è un legame di stima e amicizia. Io ho sempre detto che Pirlo non andava toccato. Vedo in lui le qualità per diventare un grande allenatore. Poi chiaro che anche lui ha iniziato questo mestiere da pochi anni. Ha dimostrato nelle difficoltà di poter allenare una squadra importante come la Sampdoria. Ora che il livello della squadra si è alzato anche lui deve mettere quel qualcosa in più. Chi fa questo lavoro deve convivere con le critiche ma lui ha le spalle larghe. E poi ricordiamoci che alla Juve vinse la Coppa Italia e chiuse comunque al quarto posto.»

DERBY – «Spero di poter vennire a vedere il derby in Coppa Italia, il 25 settembre. E poi spero un giorno di venire a sorpresa anche a godermi una partita in Gradinata Sud tra i tifosi blucerchiati.»

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