2015
EuroBotti, EuroPunti, EuroSamp
Sette giorni fa dissi che sarebbe servito un colpo, anzi feci un nome e un cognome: Luis Muriel. Preso. Chapeau, Ferrero. Sempre sette giorni fa poi sono stato fra i tanti che hanno cominciato a sentire ronzare intorno alla Sampdoria il nome di un certo Samuel Eto’o. E lì d’istinto non ho pensato “giù il cappello, presidente”, piuttosto un concetto del tipo: “Sì, vabbè, Ferrero è un pazzo. Punto”. Ma nel giro di sette giorni la pazzia può diventare realtà: e allora doppio chapeau, Viperetta. Anzi triplo, tre volte come i tre innesti (e soprattutto uno è difficile chiamarlo solo innesto) che quel matto d’un presidente s’è andato a inventare: Correa, Muriel ed Eto’o. Scrivo con la trattativa per il camerunense ancora in bilico, ma credo cambi poco. E per la prima volta, salvo rarissime eccezioni, comincio un pezzo qui su SampNews24 senza parlare di campo: prima gli EuroBotti, per l’efficacia qualitativa e mediatica, persino per il profumo di storia che fanno respirare. Spregiudicati e carichi di sogni, operazioni perfino incoscenti e ridondanti nel loro insieme (specie la trattativa per l’ex Inter aggiunge incoscenza e ridondanza in gran quantità). EuroBotti. E’ il caso di ripeterlo, perché forse non c’è davvero altro modo per definirli. Controindicazioni? Se si vive alla giornata nessuna. Se si guarda più in là nulla di negativo, per carità, ma certo è innegabile che pedine di questa caratura impongano (per il valore tecnico ma anche per i costi di entrata e di mantenimento) obiettivi diversi. E allora arriviamo agli EuroPunti e all’EuroSamp.
Prima l‘EuroSamp. Una squadra e una mentalità formato europeo. Il gruppo, che fin qui peraltro ha largamente sorpreso, è già su un’ottima strada ma il compito di Mihajlovic ora è affascinante e complesso. Il tecnico serbo ha perso Gabbiadini e ha avuto Muriel, da lui richiesto specificatamente per rimpiazzare il mancino. In più potrà contare su Correa, talento da scoprire, e molto probabilmente su un marziano. Che anche se non fosse più il marziano d’un tempo di certo non avrà disimparato, perché certa gente non disimpara a giocare. Tre ottimi innesti sulla stessa ossatura dell’andata (vietato cambiare altro, a mio avviso, il troppo “stroppierebbe”, scusate il bisticcio). Dunque molte certezze nelle mani e un intero girone in cui giocarsi tutto senza paura, Coppa Italia compresa. Venti partite per plasmare e dar vita all’EuroSamp. Che dire: buon lavoro, Sinisa.
Sinisa che intanto dal match con l’Empoli porta via tante cose importanti. In primis i punti: pesantissimi, fondamentali per ripartire subito, nonostante l’1-0 imposto ai toscani non sia stato brillantissimo. Poi diversi interpreti in crescita. Grazie al cielo Duncan è qui, e non con la propria nazionale: giocatore di livello, imprescindibile se saprà confermarsi. Oltre a lui un super Eder, Obiang costante e un ottimo Viviano, alla faccia di qualche critica di troppo dopo la gara con la Lazio. EuroPunti, con la “p” maiuscola. Altroché.
Ora il Parma, squadra che al Tardini dà sempre un fastidio atroce. La prima di venti partite che sembrano fatte per sognare. Per provarci. Buon lavoro, Sinisa.