2015
Samuel Eto’o e la Medal of Tolerance: «Stop a odio e razzismo»
Samuel Eto’o è un campione di stile, non solo per le sue straordinarie doti di calciatore: è e deve essere infatti un punto di riferimento, per grandi e piccini, anche perché ha preso da sempre con decisione una posizione assai significativa nella lotta contro l’odio ed il razzismo, terribili malattie della società che viviamo oggi.
Proprio per tale motivo, il giocatore camerunense che gioca nella Sampdoria è stato insignito questa sera dell’importante “Medal of Tolerance” da parte dell’European Council on Tolerance and Reconciliation (ETCR): nel prestigioso palazzo reale londinese di Kensington Palace, il talentuoso attaccante blucerchiato ha partecipato così ad una serata di grande importanza, in cui ha voluto lasciare una significativa testimonianza, ribadendo la sua idea di rispetto e fratellanza: «Viviamo in un momento particolarmente difficile in termini di odio e di razzismo. Come giocatori – ha spiegato, come riporta sampdoria.it – abbiamo bisogno di prendere una chiara posizione morale in questo senso: gli spettatori ci guardano e noi dobbiamo dare un forte esempio di tolleranza in una società multirazziale che, a mio avviso, il calcio può rappresentare al meglio. Lo sport ha la capacità di essere un fattore di unificazione piuttosto che di divisione; ecco perché dovremmo emarginare l’odio, l’antisemitismo e il razzismo, come calciatori, d’accordo, ma soprattutto come esseri umani».
In sintonia con il pensiero di Eto’o è, senza il minimo dubbio, il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che ha voluto fortemente recapitare ai membri del Consiglio e agli organizzatori della manifestazione una lettera, in cui ha manifestato l’orgoglio della società blucerchiata per la consegna del premio ad un doriano, che ha dimostrato grande impegno nella lotta contro il razzismo. Nella speranza che esso scompaia dal mondo.
Una volta per tutte.