2013
ESCLUSIVA – Samp su Ezeh e Gudino, l’ag. Chiofalo: «Vi presento i migliori talenti del Mondiale Under 17»
E’ calato ieri ad Abu Dhabi il sipario sul Mondiale Under 17 che ha visto la Nigeria trionfare battendo il Messico in finale. La Sampdoria, sempre presente a questo genere di manifestazioni con i suoi scout, si sarebbe mostrata interessata a due calciatori in particolare: l’attaccante nigeriano Chidera Ezeh e il portiere messicano Raul Gudino (in foto). Per saperne di più e conoscere meglio questi due baby campioni sconosciuti ai più, la redazione di SampNews24.com ha contattato in esclusiva l’agente FIFA Marco Chiofalo, molto attento ai giovani talenti ed anche esperto di calcio africano, che ha seguito passo dopo passo la competizione svoltasi negli Emirati Arabi.
Iniziamo con Chidera Ezeh, sulle cui tracce sembrano esserci anche Lazio e Roma…
«Ezeh è un classe ’97 che, con i suoi tre assist e un gol al Mondiale vinto dalla sua Nazionale, si è messo in grande evidenza, attirando l’interesse di diversi club italiani e stranieri. Gioca nel River Lane Academy, la mia migliore accademia ci calcio Nigeriano. Può fare l’esterno d’attacco o la seconda punta ed è molto rapido; per intenderci assomiglia molto a Salomon Kalou del Lille. Dotato di buona tecnica, gioca prevalentemente a destra, anche se in questo Mondiale lo abbiamo visto giocare a sinistra. Deve migliorare dal punto di vista tattico e nelle conclusioni a rete, ma resta nel panorama calcistico nigeriano uno dei migliori, se non il miglior talento pronto per palcoscenici importanti. La sua valutazione economica è lievitata, in virtù anche della vittoria del Mondiale della sua nazionale, ma comunque a cifre abbordabili questo piccolo talento si può prendere per fare un ottimo investimento».
Chi è invece Raul Gudino?
«Gudino si è dimostrato il miglior portiere del Mondiale e grazie alle sue parate il Messico ha potuto disputare la finale; non a caso ha parato in semifinale un rigore contro l’Argentina. E’ un classe 1996 e gioca nel Deportivo Guadalajara, la miglior cantera messicana. Possiede una grande reattività tra i pali ed è bravissimo nelle uscite basse e alte; ha una personalità da giocatore già navigato, tanto che in patria lo vorrebbero convocare già in prima squadra. La sua valutazione economica è già molto alta, tenendo conto che le squadre messicane hanno una bottega molto cara».
Tra i giovani messisi in mostra al Mondiale Under 17, se dovessi citarne uno su tutti?
«Farei il nome di Gustav Engvall, giocatore che seguo ormai da tempo. E’ un attaccante classe 1996 e gioca nel Goteborg, dove è già in prima squadra e quest’anno ha fatto il suo esordio in campionato. Ben dotato fisicamente, è capace di giocare sia come prima punta che come seconda punta svariando su tutto il fronte offensivo. Deve migliorare dal punto di vista tecnico e sotto porta dove deve essere più incisivo, ma i margini di miglioramento ci sono. Però ci sono altri due giocatori che personalmente mi hanno impressionato nell’arco di tutta la manifestazione…».
Prego.
«Mi ha colpito molto Mohamed El Bouazzati, classe ’97 di nazionalità marocchina ma naturalizzato Tedesco. E’ un centrale difensivo, gioca nella formazione Under 17 del Borussia Dortmund della quale è il capitano. Alto quasi 190 centimetri, è un difensore di grande personalità, di piede destro e fortissimo di testa. Il Borussia lo ritiene di grande prospettiva e lo considera una valida alternativa ad Hummels e Subotic per il futuro. Quello che gli manca è la velocità. Il terzo giocatore che mi ha colpito è Kelechi Iheanacho, una prima punta nigeriana classe ’96. Gioca in patria nel Taye Academy ed è stato nominato miglior giocatore del Mondiale, durante il quale ha segnato ben 6 reti e servito 7 assist ai compagni. Su di lui si stanno già muovendo i più importanti club inglesi. Assomiglia a Fernando Torres. E’ un attaccante rapido e freddo sotto porta, calcia molto bene sia di destro che di sinistro, ma deve migliorare tatticamente e confrontarsi con campionati più importanti rispetto a quello nigeriano».