2014
ESCLUSIVA – Reggina, ds Giacchetta: «Barillà ritirato dal prestito. Gavazzi? Vediamo in settimana»
Antonino Barillà a breve sarà ufficializzato come giocatore della Reggina, facendo decadere l’accordo di prestito con diritto di riscatto per la Sampdoria, che lo aveva prelevato come ultimo acquisto dello scorso mercato, allo scadere del 2 settembre alle 23. Per parlare del suo ritorno nella squadra amaranto la redazione di SampNews24.com ha contattato Simone Giacchetta, direttore sportivo della Reggina, per commentare proprio la vicenda.
«Ho visto che Barillà aveva poco spazio alla Sampdoria e siccome resta un patrimonio della Reggina insieme con la società blucerchiata abbiamo deciso di farlo tornare da noi. Lui torna volentieri, poi ha anche capito il momento della squadra di Genova. Siccome era in prestito con diritto di riscatto lo ritiriamo dal prestito e torna a tutti gli effetti un nostro giocatore. Barillà è un ragazzo intelligente, quindi capirà senz’altro il momento: ci sono state delle difficoltà in apertura di stagione per la Sampdoria, quindi tutto regolare. Comunque ha vissuto un’esperienza importante e da ragazzo intelligente qual è sicuramente saprà prenderla per il meglio. Gli servirà per migliorarsi e avrà dei riferimenti di valore avendo vissuto un’esperienza in Serie A».
Si è parlato anche di una possibile trattativa per Davide Gavazzi. Può dirci qualcosa?
«C’è stima nei confronti del giocatore, questo è indubbio. Però da qui a dire che si possa concretizzare qualcosa la vedo difficile. D’altronde oggi è domenica, quindi non penso che realizzeremo qualcosa di importante. Vedremo nel corso della settimana se riusciremo a intensificare il discorso e a condurre in avanti la trattativa».
L’assenza al Viareggio viene meno proprio in qualità di avversaria della Sampdoria.
«Sì, purtroppo ci sono stati dei cambiamenti nella Primavera e nell’assetto generale della squadra: l’allenatore è stato promosso come tecnico della prima squadra, in sostituzione di Atzori, quindi ci sono delle difficoltà che hanno dettato questo avvicendamento e questa decisione di non partecipare alla Coppa».
Per chiudere, le normative previste per i trasferimenti dei giocatori impediscono alla Reggina di arrivare a Vergara, così come avrebbero impedito a Barillà di cambiare squadra al di fuori della Reggina. Lei come vede queste regole che limitano i trasferimenti in tal senso?
«Indubbiamente queste regole sono figlie di un periodo storico particolare e diverso da quello attuale. Adesso abbiamo molte società in difficoltà e fare norme che limitano questi aspetti e l’operatività è un problema vero e tangibile. Se un giocatore – facciamo proprio l’esempio di Barillà – ha giocato per la Reggina e per la Sampdoria e viene richiesto da una terza squadra, non vedo perché non debba andarci. Così facendo si dà la possibilità al giocatore di continuare a giocare, nel caso in cui non avesse spazio nell’attuale squadra, e anche alla società di liberarsi di un contratto magari oneroso di un giocatore che non viene utilizzato».