2014
ESCLUSIVA Paolo Bonolis: «Il gesto di Icardi? Poteva risparmiarselo. La Sampdoria e Mihajlovic »
L’Inter espugna il Luigi Ferraris di Genova con un risultato pesante: quattro reti rifilate alla Sampdoria e zero subite. Alla fine un plauso va anche a Samir Handanovic, il portiere nerazzurro è stato definito da Vasco Regini come un “marziano”. Non ha tutti i torti il difensore blucerchiato. La gara è stata condizionata anche dall’espulsione di Eder, dopo appena venti minuti di gioco. Tutto sommato, però, l’Inter si è dimostrata superiore dal punto di vista delle realizzazioni sotto porta. Il calcio è questo. Per parlare della partita la redazione di SampNews24.com ha contattato in esclusiva Paolo Bonolis, noto conduttore televisivo e tifoso VIP dell’Inter.
«E’ stata una partita condizionata da una situazione ambientale particolare, da un’espulsione che Eder poteva evitare, e quindi poi s’è giocato in dieci contro undici. Nel primo tempo, come ha detto anche Mazzarri, l’Inter poteva fare meglio. Finalmente i nerazzurri trovano un assetto buono, è partito dal primo minuto Kovacic che è un giocatore di cui non se ne può fare a meno. La partita è andata come è andata, l’Inter ha fatto quattro gol e la Samp no. Le gare si concretizzano in questo modo: quattro azioni dei nerazzurri andate in porte, altrettante dei blucerchiati più un calcio di rigore no. La differenza è tutta qui. Nelle precedenti partite l’Inter ha tirato trenta volta in porta senza mai segnare, gli altri hanno tirato poco e hanno pareggiato o vinto».
Con il successo di ieri la formazione allenata da Walter Mazzarri torna a respirare, soprattutto dopo i tre pareggi di fila delle ultime gare: «Era necessaria, se continuiamo a pareggiare diventa imbarazzante. Abbiamo perso tanti punti, è stata una stagione abbastanza sprecata da parte dell’Inter».
Se l’Inter ha vinto contr la Sampdoria, il merito è anche di Handanovic. Il portiere sloveno, ieri, ha chiuso la saracinesca:«Senza dubbio, il portiere sta li per questo. Ha fatto delle belle parate, soprattutto su Soriano, sulla punizione di Sansone e su Maxi Lopez prima del rigore».
E sull’ambiente blucerchiato chiosa: «Me lo aspettavo così. Il calcio vive fondamentalmente dei novanta minuti della partita, poi è ovvio che tutte le altre variabili servono a spizzicare il tifo. La storia di Icardi, Nara e Lopez diventa per i tifosi motivo di scherno, insulto o di divertimento. Ma è normale: sono personaggi pubblici».
E a proposito del numero nove intervista: «E’ stato fischiato e bersagliato sin dall’inizio, a quel punto lui ha fatto il ragazzo di vent’anni innamorato della propria donna, l’ha difesa difronte agli occhi di tutti. Non ha detto “brutte canaglie” ai tifosi, ma si è messo semplicemente la mano vicino all’orecchio, come a dire “continuate, tanto io segno”. Non è una cosa esagerata, ma poteva risparmiarsela. E’ voluto apparire un po’ eroe come Lancillotto o Don Chisciotte, non era un gesto di sfida. Se la partita dovesse significare questo andremmo in Champions League per il coraggio di Icardi, ma il pallone è un’altra cosa: è quello giocato sul campo in cui tanti giocatori dell’Inter hanno fatto bene e altri un po’ meno».
Bonolis ha concluso parlando della Sampdoria: «E’ una squadra che mi piace e ha un bel gioco, ma ha pagato l’assenza di Eder. Mi piace anche Mihajlovic perché da quando siede sulla panchina blucerchiata ha fatto un gran lavoro, lo stipendio se lo sta meritando tutto».