2013

ESCLUSIVA – Monticone: «Al Lumezzane per riconquistare la Samp e l’azzurro»

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Dopo aver trascorso metà della passata stagione in blucerchiato agli ordini di mister Tufano e l’altra metà al Pavia, Mattia Monticone ha scelto nuovamente la Lega Pro per continuare il suo percorso di crescita. L’ex capitano della Primavera giocherà in Prima Divisione nel Lumezzane, che lo ha prelevato dalla Sampdoria con la formula del prestito. La redazione di SampNews24.com ha intervistato in esclusiva il promettente difensore classe ’94.

Mattia, ti è dispiaciuto non partire per il ritiro di Bardonecchia?

«Ovviamente sì, andare in ritiro rimane sempre un sogno per tutti. Ma mister Rossi ha fatto le sue scelte e va bene così. Sono pronto e carico per l’avventura con il Lumezzane».

Alla fine ti vedremo in Lega Pro anche il prossimo anno.

«E’ un palcoscenico che ti permette di crescere e di maturare. Nell’esperienza di sei mesi al Pavia mi sono reso conto che è tutto un altro calcio rispetto alla Primavera sotto tutti i punti di vista. E’ il campionato ideale per prepararmi a compiere il salto nelle categorie superiori».

Cosa ti ha spinto ad accettare la loro offerta?

«Mi ha convinto tutto sin dal primo giorno, il Lumezzane è una società molto seria. Ne ho parlato con mister Tufano e con altre persone, tutti mi hanno parlato molto bene di questa realtà. Quest’anno l’obiettivo della società è quello di fare bene e per riuscirci sta costruendo una bella squadra. Non vedo l’ora di iniziare e dare tutto per questa maglia».

Avevi ricevuto proposte anche da altre società?

«Sì, mi erano arrivate anche altre offerte però ho scelto il progetto del Lumezzane che mi ha subito convinto. Le altre proposte non mi interessavano».

Al Lumezzane avrai come allenatore Marcolini, che in A e in B ne ha fatta di strada.

«E’ uno degli aspetti che mi ha convinto. Essere allenato da un grande ex calciatore è un onore e sono sicuro che mi insegnerà tante cose insieme ad un difensore esperto come Mandelli, tra l’altro suo ex compagno di squadra al Chievo».

E gioca con la difesa a tre…

«E’ l’ideale per le mie caratteristiche. Tatticamente e tecnicamente è perfetta per me e mi renderà più forte per giocare in una difesa a quattro in futuro. A Pavia ho giocato anche come terzino sinistro, un ruolo inedito per me, e ringrazierò sempre mister Roselli perché mi ha permesso di crescere come persona prima e come calciatore poi».

Quindi consiglieresti l’esperienza in Lega Pro ai tuoi ex compagni?

«Assolutamente sì. Sconsiglierei di andare direttamente in Serie B perché si rischia di non giocare, mentre i giovani devono giocare. In Lega Pro bisogna conquistarsi la pagnotta e si impara cosa significa lottare per il risultato. Ci sono pressioni diverse rispetto al campionato Primavera, dove i risultati contano relativamente. In Lega Pro le pressioni si sentono e me ne sono reso conto a Pavia quando eravamo a rischio retrocessione».

Qual è il tuo obiettivo per questa stagione?

«Fare il meglio possibile ed aiutare la squadra ad arrivare più in alto che si può. Voglio maturare e migliorare sotto tanti aspetti, anche per riconquistare la Nazionale che ho perso da gennaio. Spero di essere convocato nuovamente in azzurro, magari nell’Under 20; indossare quella maglia è sempre un onore. Devo cercare di dare tutto, poi il resto si vedrà».

Dunque l’esordio in Serie A con la maglia blucerchiata è solo rimandato?

«Il sogno rimane quello. Dopo dieci anni nelle giovanili della Sampdoria, è ovvio sognare di debuttare con quella maglia; è la cosa più bella che posso desiderare, mi viene pelle d’oca al solo pensiero. Io lavoro per riuscirci, è un obiettivo per il futuro e spero di riuscire a convincere la società a puntare su di me».

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