2014
ESCLUSIVA Lagente FIFA Maselli: «Rinnovo? Bene, ma Fiorillo adesso pensa al campionato»
Il matrimonio tra Vincenzo Fiorillo e la Sampdoria continuerà ancora a lungo. Il portiere genovese ha rinnovato con il club blucerchiato fino al 2017, un gesto di fedeltà verso quella società che lui stesso tifa sin da bambino. Il falco di Oregina, però, è anche in comproprietà con la Juventus. L’operazione è stata fatta a gennaio. Ai microfoni di SampNews24.com il noto agente FIFA Marco Maselli ha parlato in merito a Fiorillo.
«Adesso Fiorillo pensa solo al campo e sta lavorando al meglio per fare un buon finale di campionato, la Serie A è una vetrina importante». Esordisce così, poi continua: «Il discorso della Juventus è una cosa sorta a gennaio, è stata portata avanti in maniera razionale e concreta. La trattativa si è finalizzata all’ultimo, come spesso succede. E’ un’opportunità essere attaccati alla società bianconera che ha un commercio importante, in più si è ancora legati alla Sampdoria e per Fiorillo è un motivo di gioia in quanto genovese e sampdoriano». Nonostante il poco spazio trovato finora, sia con Rossi che con Mihajlovic, Fiorillo è ugualmente contento di non essere partito a gennaio: «Ha avuto poco modo di giocare, ma quando lo ha fatto è stato un protagonista. Lui occupa un ruolo importante anche nello spogliatoio, onestamente non si è mai orientato su questo discorso. Lo scorso anno è andato a fare esperienza a Livorno, facendo molto bene sia dal punto di vista individuale che di squadra». E sui progetti futuri della Samp per Fiorillo: «Il primo step sarà quest’estate, essendo una comproprietà, Sampdoria e Juventus decideranno insieme al calciatore la soluzione migliore per il futuro. In questo momento lui pensa solo a far parlare il campo». L’estremo difensore blucerchiato ha giocato in Coppa Italia contro la Roma, in merito l’agente Maselli chiosa dire: «Ha clamore il fatto che un portiere che non ha avuto modo di giocare con continuità, in una partita importante e decisiva, facesse cose eclatanti. Io, così come chi l’ha seguito sin dai tempi del settore giovanile, non sono stupito. Mi sembra che sia tornato ad alti livelli, gli stessi che l’hanno portato ad essere giudicato uno dei migliori giovani, venendo designato come l’erede di Buffon».