2013

ESCLUSIVA – Il doppio ex Guberti: «Con la Samp il punto più alto della mia carriera. Il Torino…»

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Stefano Guberti non ha dimenticato il suo trascorso in quel di Genova. L’ex esterno della Sampdoria, ancora alle prese con la squalifica per illecito sportivo, ha parlato in esclusiva ai microfoni di SampNews24.com in merito al prossimo match del Doria. La compagine di Delio Rossi attendono a Marassi il Torino di Giampiero Ventura, reduce da una sconfitta nel derby della Mole contro la Juventus. Guberti conosce molto bene le due realtà, visti i suoi precedenti in blucerchiato e in granata, ed è per questo che ce ne ha parlato: «Torino-Juventus è stata una partita abbastanza equilibrata, i granata sono riusciti a tenere testa ai bianconeri. La loro prestazione non è da buttare via. La Sampdoria, quella vista dopo il derby, ha fatto brutte partite. Non ha quasi creato nulla ed è si è sempre concentrata più sulla difesa. Samp-Torino sarà una partita interessante, ma difficile. Non sarà spettacolare dal punto di vista del match, ma combattuta su ogni pallone. Il Toro ha cambiato tanto, ma Ventura è un tecnico molto preparato e sa come mettere in difficoltà l’avversario. Il fattore campo inciderà molto sul match, sarà determinante. Entrambe, però, vorranno vincere». Ha proseguito dicendo: «Il punto debole del Torino? Ventura lavora tanto per nascondere queste lacune. Ho notato che i piemontesi soffrono sui calci piazzati, hanno giù subito cinque gol». Più volte gli addetti ai lavori si sono lamentati affermando che la Sampdoria crea poco in fase offensiva: «Manca un po’ di fiducia. Se riuscissero a sbloccarsi e a vincere la prima partita, poi potranno affrontare al meglio le prossime. Secondo me soffrono ancora la sconfitta del derby, arrivata in maniera clamorosa».

Guberti riapre l’album dei ricordi, quello dell’anno 2010-2011 in cui viveva nella città della Lanterna: «Il momento più bello che ho vissuto, con la maglia della Sampdoria, è stato conquistare il quarto posto che ha permesso di qualificarci in Champions League. Tutti si ricorderanno la partita contro il Werder Brema: eravamo riusciti a recuperare il risultato dell’andata, vincevamo quattro a zero. Ad un minuto dalla fine hanno segnato il gol che ha permesso di continuare con i supplementari, poi ne fecero un altro e passarono il turno. Avremmo meritato noi, siamo stati sfortunati. L’inno della Champions al Ferraris? E’ stato bellissimo. E’ difficile trovare una squadra come la Sampdoria, ho dei ricordi splendidi che mi porto dentro». Momenti belli, ma anche brutti perché Stefano Guberti ha un rammarico: «Avrei tanto voluto provare a salvare la Samp dalla retrocessione».

L’anno della Champions League della Samp, fu anche quello del debutto in Serie A di Angelo Da Costa, attualmente primo portiere blucerchiato: «E’ un valido portiere su cui si può fare affidamento. Negli anni passati ha fatto il secondo, adesso merita una chance. E’ un bravo ragazzo, professionista esemplare. Gli auguro tutto il bene del mondo».

L’anno di purgatorio in Serie B, Angelo Palombo fu girato in prestito all’Inter. Guberti, al riguardo, chiosa dire: «Quando si va a toccare un giocatore che è stato capitano della Sampdoria per tanti anni vuol dire che si vuole provare a cambiare, sia dal punto di vista del gioco che del bilancio. Sono cose che nel calcio ci stanno. Il posto di Angelo, però, è alla Sampdoria e infatti è tornato».

Uno sguardo anche al futuro e a quella che sarà la sua carriera dopo la squalifica per illecito sportivo: «Il punto più alto della mia carriera calcistica è stato giocare in Champions con la Sampdoria. Quando tornerò a giocare spero di poter rivivere nuovamente belle emozioni». 

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