2013

Esclusiva – Icardi, quando il male arriva dal procuratore

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Mauro Icardi sta vivendo un momento particolare alla Sampdoria: non lo scopriamo di certo noi. Da quando Beppe Iachini l’anno scorso lo fece esordire a Castellammare di Stabia per pochi minuti, quanti bastarono per trovare la rete del vantaggio contro la Juve, la storia dell’attaccante ex Barcellona è cambiata. Quest’anno è stato l’uomo della rinascita, il simbolo da portare in auge in quell’attacco che aveva oramai soltanto lui in campo: ha ricambiato con una rete nel derby e con una doppietta alla Juventus portandosi l’intera squadra sulle spalle e conducendola, come un veterano, lontano.

Le polemiche, però, hanno seguito le vicende sportive e il giocatore si è trovato in una spirale di indecisione giornalistica d’altri tempi. Indubbiamente la stampa ci ha messo del suo, ma è bene che a volte la responsabilità venga affibiata a chi realmente prova a manovrare il mercato a proprio favore: parliamo in questo caso del procuratore di Mauro Icardi, Abian Morano. Arrivato sui giornali con dichiarazioni rilasciate in maniera identica a ogni redazione italiana, l’agente spagnolo, proveniente da Las Palmas, è riuscito a creare zizzania come da tempo non accadeva, con il risultato che molti tifosi, incolpevoli di non sapere, se la sono presa con il giocatore, ingiustamente. Rinnovi, fastidi, indecisioni, interviste doppie e un tentennamento degno di chi non ha mai avuto la possibilità di confrontarsi con realtà di questo genere.

Icardi nell’arco di un mese è stato trasformato da ragazzo dallo stipendio di 60.000 euro l’anno – ingaggio da giocatore della Primavera, una miseria verrebbe da dire – a giocatore con la testa montata desideroso di palcoscenici più importanti. L’interesse è arrivato, è stato registrato, è acclarato: lo cercano tutte le big d’Italia, dall’Inter al Napoli, dal Milan alla Fiorentina, fino a Lazio e Roma. Non manca anche l’interesse dall’estero, per inciso. Insomma ci sono tutte le carte in regola per poter giocare a proprio favore, pensa Abian Morano, che testé prova a giocare al rialzo. Nell’incontro avvenuto con Sagramola, direttore generale della Sampdoria e attualmente uomo-ovunque della società, l’accordo per il rinnovo sembrava oramai trovato per 300.000 euro di ingaggio l’anno, al netto ovviamente: tempo due ore e Morano ribatte chiedendone il doppio. 600.000 euro l’anno, una cifra importante: avrebbe sicuramente blindato Icardi, ma le condizioni economiche della Sampdoria, che al momento vede Romero come miglior stipendiato (1,2 milioni l’anno) non permettono queste cifre.

Un gioco al rialzo aumentato da intenzioni ben chiare da parte dell’agente: Icardi deve trasferirsi all’estero e Morano ha già chiaro dove. Si parla di Inghilterra, dove le squadre inglesi non si fanno scrupoli a gabbare le società italiane: lo insegna il Manchester City e il Manchester United, che sovente vediamo protagoniste di “furti” autorizzati a squadre del nostro Paese prelevando giovani dal vivaio senza versare alcuna cifra nelle casse dei proprietari. Ecco quindi che Morano potrebbe appellarsi al famoso e temibile articolo 17 della sentenza Webster, in vigore dal gennaio del 2005 e inerente la materia di Conseguenze di un contratto senza giusta causa. Il calciatore può avallersi dell’articolo 17 nel caso in cui comunichi alla società il volere della propria rescissione entro qindici giorni dall’ultima partita giocata, assicuri di non trasferirsi nei prossimi 12 mesi in una squadra dello stesso campionato e paghi un indennizzio alla vecchia società di appartenenza basandosi su criteri per la valutazione legati all’ingaggio e al tempo rimanente alla scadenza del contratto, senza superare i 5 anni di decorrenza: me ne vado in Inghilterra e te lo dico a un anno dalla scadenza del mio contratto versandoti l’indennizio per l’anno successivo. 

Icardi, con un contratto in scadenza nel giugno del 2015, potrà liberarsi, quindi, già nel giugno del 2014 a parametro zero nel caso in cui non si dovesse trovare l’accordo per il rinnovo: un altro smacco morale per la Sampdoria, che nel frattempo avrebbe potuto avere un campione in squadra che sarebbe stato valutato da doppia cifra: perché le qualità ci sono e si vedono. Ma c’è da dire che il giocatore, salvo la tristezza, giustificata, del non aver ricevuto l’autorizzazione di andare a seguire la propria nazionale nel campionato Under 20 in Argentina, alla Sampdoria sta bene. Lo conferma nelle interviste e la sua umiltà, una qualità non da tutti i giorni, conferma tacitamente il non voler compiere uno sgarro alla società che gli ha permesso di essere conosciuto, di arrivare a questi livelli e lasciare il Barcellona, dove la sua carriera stava per interrompersi prematuramente. 

Un caso mediatico rimpinguato da un procuratore che sta ragionando per il proprio tornaconto e che sta per danneggiare un giocatore, che per fortuna replica con prestazioni entusiasmanti sul campo: i tifosi si dimenticano subito delle vicende contrattuali dopo averlo visto segnare, dopo averlo visto espugnare lo Juventus Stadium. Con lui in campo la Sampdoria raccoglie quattro punti con Milan e Juventus ed esce imbattuta da questa stagione con i rossoneri: Icardi sorride, i blucerchiati cantano e il cerchio sembra chiudersi, con la speranza che Morano metta a dormire le sue velleità d’Oltremanica. 

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