2014
ESCLUSIVA – Evani: «De Silvestri fuori dai 30? Annata non esaltante»
Neanche un pizzico di blucerchiato nella lista dei 30 pre-convocati di Cesare Prandelli in vista dei Mondiali in Brasile. Non è riuscito a rientrarvi nemmeno Lorenzo De Silvestri, speranzoso fino all’ultimo momento di vestire nuovamente la maglia azzurra. Un vero peccato, soprattutto se si pensa che bisogna andare indietro fino al 1994 per ritrovare dei giocatori della Sampdoria impiegati in un Mondiale (nel 2010 in Sudafrica Palombo non scese mai in campo). I calciatori in questione erano Gianluca Pagliuca e Alberigo Evani. La redazione di SampNews24.com ha intervistato in esclusiva proprio l’ex centrocampista, oggi commissario tecnico dell’Italia Under 20.
Mister Evani, i tifosi blucerchiati fanno bene a stupirsi non vedendo nessuno dei propri beniamini tra i 30 pre-convocati di Prandelli?
«Credo che non sia stato tanto il campionato disputato dalla Sampdoria ad incidere quanto il fatto che, al momento, in organico non ci siano giocatori che possono interessare alla nazionale italiana. Comunque sia, si è dimostrata una squadra valida che era partita male e poi ha intrapreso un discreto cammino con l’arrivo di Sinisa che ha dato un gioco e uno spirito alla Samp».
Chi ci ha sperato fino all’ultimo è Lorenzo De Silvestri: giusto non convocarlo?
«Queste sono scelte di Prandelli. Per mettersi in luce un giocatore deve avere anche il supporto di tutti i compagni: quando la squadra non vive una bella stagione, anche le proprie prestazioni non vengono esaltate. Nell’ultimo periodo la Sampdoria non ha disputato grandi partite, penso che anche questo possa aver contribuito».
Mentre potrebbe prendere parte alla competizione iridata Shkodran Mustafi.
«E’ un giovane molto interessante. Ho avuto l’occasione di vederlo all’opera l’anno scorso con l’Under 20. E’ un ragazzo di personalità che conosce movimenti i linea difensiva e la sua guidare molto bene. E’ stato un pilastro della difesa blucerchiata ed ha meritato di rientrare nei piani della nazionale tedesca».
Cosa pensa invece dell’annata di Manolo Gabbiadini? Sembra uscito un po’ fuori dal giro della Nazionale…
«Questo è un altro ragazzo che poteva e può fare di più, ha veramente grandi doti fisiche e tecniche. Al primo vero anno da titolare non è semplice, però la Nazionale lo tiene sott’occhio e se non è riuscito a entrare nella lista dei 30 pre-convocati è stato a causa di una stagione non esaltante. Però ha qualità indiscutibili e sono sicuro che in futuro farà parte della Nazionale».
Che idea si è fatto, invece, della crescita costante di Roberto Soriano?
«L’anno scorso e all’inizio di questa stagione giocava poco ma le sue qualità non sono mai state in discussione; per un giocatore non è facile riuscire a rendere al meglio quando non ci si sente considerato. Sinisa è riuscito a motivare Soriano e lo ha impiegato in più ruoli, lui ha avuto pazienza e alla fine ha fatto bene».