2013
ESCLUSIVA – Alberto Masi: «Con la Lazio pari immeritato. Ho Samp e Genova nel cuore»
C’erano tanti volti noti ad assistere alla prima di Sinisa Mihajlovic da allenatore della Sampdoria. In compagnia della famiglia del neo tecnico doriano, di Dejan Stankovic e del proprio agente c’era anche Alberto Masi, genovese doc, cresciuto nelle giovanili blucerchiate e oggi in forza alla Ternana. La redazione di SampNews24.com ha contattato in esclusiva il ventunenne difensore per un suo parere sull’esordio della Samp targata Mihajlovic.
Alberto, come hai visto la Sampdoria domenica?
«Ho visto una Samp molto motivata. A mio parere il cambio di allenatore è servito ed è arrivato un tecnico come Mihajlovic che riesce a tirare fuori il meglio dai propri giocatori. La squadra era messa molto bene in campo anche se, ovviamente, c’è ancora tanto lavoro da fare».
La squadra, come ha detto mister Mihajlovic, meritava qualcosa in più?
«Sì, forse meritava qualcosa in più del pareggio. Nonostante l’inferiorità numerica, la Samp ha difeso molto bene ed è anche riuscire ad andare in vantaggio; poi però è arrivato quel gol beffardo all’ultimo minuto. Se avesse vinto la partita, nessuno avrebbe potuto recriminare».
Peccato per il rosso a Krsticic, tra l’altro tuo ex compagno nella Primavera.
«Secondo me l’espulsione è stata un po’ eccessiva, però l’arbitro ha deciso così…».
Nei tre giorni a disposizione, Mihajlovic sembra aver dato quantomeno una scossa alla squadra.
«Certo ha avuto pochi giorni per preparare questo match, però dal punto di vista delle motivazioni Mihajlovic ha saputo dare molto ai suoi».
Hai assistito alla partita vicino a Stankovic, ti ha detto qualcosa in particolare?
«Sono venuto a Genova per assistere alla partita con il mio procuratore (Federico Cavalli, ndr) e mi sono ritrovato lì con Dejan. Non ci siamo detti nulla di particolare, abbiamo semplicemente commentato l’andamento della gara nel corso dei novanta minuti».
Personalmente, che effetto ti ha fatto tornare nello stadio dove non sei mai riuscito ad esordire?
«Io sono cresciuto a Genova e sono sempre stato tifoso sampdoriano fin da bambino. Ho alcuni amici che giocano ancora qui e, quando posso, mi fa sempre piacere venire a vedere la Sampdoria al Ferraris».
Sii sincero: ti manca un po’ Genova?
«E’ la città dove sono nato e cresciuto, dove ho la mia famiglia e i miei amici, ma comunque sono contento delle esperienze che sto facendo. Però Genova rimane sempre nel mio cuore».