Esclusiva – Maurizio Lavagna: «Lo Stadio? Ci vorrà del tempo ma…»

Raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione, il presidente del Sampdoria Club Mugnaini Rivarolo Maurizio Lavagna fa il punto sulla gestione Delio Rossi e sul futuro dello stadio in Fiera.

Riguardo alla rinascita della Sampdoria, si delinea una strada precisa merito soprattutto dell’opera di Delio Rossi.
«Direi che la Sampdoria ha calato il proprio jolly: Delio Rossi. È una Samp in crescita che sta facendo maturare i propri giovani. La strada intrapresa è quella giusta, l’obiettivo era e rimane quello della salvezza e nel frattempo costruire una base con molti giovani validi che quest’anno si stanno ponendo alla ribalta, sperando che non partano e magari l’anno prossimo integrarli con qualche giocatore di esperienza per dare ai tifosi una squadra che diverta».

Il futuro della Sampdoria passa anche attraverso la questione del nuovo stadio, in zona Fiera, che potrebbe essere un trampolino di lancio per il club.
«Le vittorie che la Sampdoria ha conquistato nello stadio Luigi Ferraris non vanno assolutamente dimenticate. Lo stadio nuovo è un ottima idea, ma ci vorrà del tempo, il futuro sembra proprio essere questo e speriamo che gli investimenti poi garantiscano quel salto di qualità che la società intende dare a questa squadra. L’intento è quello di creare una base economica solida per poter costruire una squadra competitiva. Ribadisco – puntualizza nuovamente il presidente – che ci vorrà del tempo, l’idea è ottima ma Genova in questo senso è un po’ matrigna però servirà anche a rilanciare una zona, quella della fiera, che oggi è in difficoltà».

Favoleggiando intorno al nome del nuovo stadio o meglio a chi debba essere intitolato il primo pensiero corre a Riccardo Garrone, il Presidente recentemente scomparso.
«Dedicare lo stadio al Presidente Riccardo Garrone sarebbe ottimo soprattutto per come si è battuto per poter reaizzare questo impianto e per tutte le altre battaglie combattute per Genova. Chiaramente il pericolo è insito: intitolare uno stadio a una persona così carica di valori come il Presidente Garrone andrebbe a scontrarsi con possibili e futuri episodi di violenza. Era un discorso che si faceva già all’epoca di Paolo Mantovani, intitolare uno stadio a persone che hanno fatto molto in termini di educazione di correttezza porterebbe come unico lato negativo la possibilità che il nome di uno dei due presidenti possa essere ricordato in futuro in accostamento ad atti di violenza compiuti all’interno dell’impianto».