2013
Enrico Mantovani ricorda Garrone: «Ha salvato la Sampdoria e tutti noi tifosi»
Sull’edizione odierna de Il Secolo XIX viene pubblicata un’intervista a Enrico Mantovani, figlio del ben più noto Paolo, che nel dicembre del 2001 concluse l’accordo con Riccardo Garrone per la vendita della Sampdoria, una squadra che stava rischiando il fallimento: «Ricordo quella stretta di mano a Grondona come se fosse ora: eravamo a casa sua e quella fu la stretta di mano più importante della mia vita. Lui si impegnò a prendere la società e a salvarla e fu un sollievo per tutti noi tifosi della Sampdoria: 12 anni dopo, ora, sappiamo benissimo che quell’impegno è stato onorato. La situazione stava passando e diventando sempre più incerta: appena mancato mio padre mi risolvi subito a Garrone: lo volevo coinvolgere nel nostro progetto».
«Garrone era un tifoso e durante la presidenza di mio padre ci furono diverse occasioni di incontrarlo. La prima volta, però, che lo vidi davvero fu al matrimonio di mia sorella. Mi colpì la gentilezza, i modi di fare dell’uomo. A mio parere era un falso spigoloso. Come mio padre Paolo: superficialmente sembrava un uomo duro, ma conosciuto bene era decisamente il contrario. Riccardo era proprio così: un signore correttissimo, un grande imprenditore, dall’animo gentile e molto dolce. L’ho visto l’ultima volta allo stadio, quando lui stesso ha visto la Sampdoria a Marassi per l’ultima volta. Fu un incrocio veloce. Garrone con la ERG è stato un nostro compagno di viaggio come sponsor della Sampdoria per tanto tempo. Non ricordo quando iniziò questo viaggio, ma era intorno alla fine degli anni Ottanta e dopo la Coppa Italia vinta con la maglia Phonola. Per noi su un grande successo e con quella maglia abbiamo viaggiato in Europa. Mancherà il fiuto di Garrone e la sua lungimiranza».