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Empoli, Zanetti: «Grande onore alla Sampdoria. I tifosi sono feriti»
Conferenza stampa Zanetti: le dichiarazioni del tecnico dell’Empoli in vista del match di Serie A contro la Sampdoria
Paolo Zanetti ha presentato il match tra Empoli e Sampdoria, valido per la 35a giornata di Serie A 2022/23. Ecco le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore azzurro in conferenza stampa.
SALVEZZA – «Non abbiamo mai fatto i conti sugli altri ma su quello che vogliamo fare noi. Vogliamo andarci a prendere quello che abbiamo desiderato, l’obiettivo è lì vicino e abbiamo la prima opportunità per andare a prendercelo. In settimana i ragazzi li ho visti carichi, veniamo da due vittorie belle e convincenti dopo un periodo di difficoltà. Le componenti ci sono tutte per andare a prenderci quello che vogliamo, poi ci sono gli avversari, che sono una bella squadra a livello di singoli. Sicuramente c’è tanta voglia di arrivare all’obiettivo in uno stadio bellissimo. La tifoseria della Sampdoria è una tifoseria ferita ma nonostante questo riempiono sempre la curva, per noi deve essere una bella serata e dobbiamo onorare l’importanza della posta in palio e dare grande onore al nostro avversario che ha attraversato una stagione difficile».
WALUKIEWICZ – «Walukiewicz rappresenta il nostro concetto di squadra dove tutti devono essere partecipi e possono mettere un mattoncino per l’obiettivo. Sarà la salvezza di questi giocatori, come lui ma anche come Ismajili e Bandinelli che adesso per motivi di modulo stanno giocando meno. L’importante è il bene comune, poi io devo fare le scelte e devo schierare i migliori. Walukiewicz si è preso il posto inanellando prestazioni di grande livello, non solo dal punto di vista difensivo ma anche di impostazione. Lui è un giocatore freddo e gli serve per arrivare ad alti livelli».
STATO D’ANIMO – «Li ho visti benissimo, mi hanno anche sorpreso perché già con la Salernitana pensavo di andare a stimolarli. Non è successo, hanno fatto tesoro degli errori, si sono presentati carichi nel modo giusto».
BILANCIO STAGIONALE – «Non voglio essere ripetitivo, il lavoro è stato di squadra e i principali protagonisti sono i calciatori. Io sono un teorico, loro vanno in campo. Mi ha dato tanta soddisfazione la fiducia che loro hanno avuto, così come quello della società fin dal primo giorno. Al di là dei risultati la società è stata molto presente. Ci sono state tutte le componenti giuste per arrivare a un certo tipo di obiettivo. Un allenatore rischia di lavorare troppo su se stesso, senza focalizzarsi troppo sulla squadra. Doveva essere un percorso e sta arrivando dove voglio io. La continuità del tempo con questo tipo di gruppo sarebbe importante, ma il prossimo anno si ripartirà da capo visto che ci sono tanti prestiti».